Passione nerazzurra da 115 anni. La festa per il compleanno del Pisa

Una giornata intera di eventi e la mostra organizzata dall’Associazione Cento: tutti i protagonisti

Passione nerazzurra da 115 anni. La festa per il compleanno del Pisa

Passione nerazzurra da 115 anni. La festa per il compleanno del Pisa

di Michele Bufalino

PISA

Una lunga giornata di festeggiamenti per celebrare i 115 anni del Pisa Sporting Club. Ieri infatti sono passati 42004 giorni da quel 9 aprile 1909 quando, in una riunione tenutasi nelle vicinanze di Piazza D’Armi, un gruppo di giovani scapestrati e appassionati di calcio, tra cui Enrico Canti (primo presidente e capitano) e Ferruccio Giovannini, fondarono il sodalizio nerazzurro. La giornata di festa si è dipanata tra le strade del centro cittadino e a Palazzo Gambacorti, dove si sta svolgendo la mostra organizzata dall’associazione Cento, ma il suo clou è stato indubbiamente il ritorno dove tutto è iniziato, in Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, davanti alla targa che celebra i luoghi della fondazione. L’associazione Cento infatti ha portato, di concerto con l’amministrazione comunale e la società nerazzurra, ben 23 ex calciatori nerazzurri, più quattro attuali giocatori della rosa. Una lunga lista di calciatori del passato e del presente che si sono prestati a fotografie, indossando le loro maglie storiche, riuniti in una enorme foto di squadra, come un’unica rosa che abbraccia diverse generazioni, dagli anni ‘60 in poi: Mannini, Gasparroni, Niccolini, Raimondi, Andreotti, Obbedio, Barontini, Piovanelli, cavallo, Di Prete, Colombini, i fratelli Balestri, Baggio, Ipsaro, Vinciarelli, Malasoma, Simonetti, Giannini, Graci, Viviani, Faccenda e Micheletti. L’ex portiere Alessandro Mannini è felice di aver partecipato alle celebrazioni: "è uno spunto per rivedere amici, abbracciarci e stringere mani - dichiara Mannini - Tanti di noi hanno lasciato un bel ricordo non solo tra i tifosi. Ci vediamo tutti sempre molto volentieri". Gabriel Raimondi, storico argentino a cavallo tra il 2006 e il 2012, a Pisa ha scelto di viverci. L’ex capitano infatti abita a Tirrenia, dov’è tornato dopo l’esperienza nel Siviglia nello staff di Diego Alonso: "Per me è importantissimo partecipare all’anniversario del Pisa - dichiara Raimondi -. Ho girato il mondo negli ultimi anni e ieri ho ritrovato amici e persone che hanno rappresentato una parte importante della mia vita". Anche Eddy Baggio, ex attaccante dal 2005 al 2007, non è voluto mancare: "A distanza di tanto tempo il ricordo rimane indelebile. Per me sono stati anni importanti da calciatore e da uomo. Non li dimentico". Con gli storici ex c’erano anche Beruatto, Marin, Masucci e Caracciolo, quasi 700 presenze in quattro, i più rappresentativi giocatori della rosa attuale, accompagnati dal responsabile della comunicazione Riccardo Silvestri.

Proprio Marin e Beruatto sono stati premiati dall’associazione Cento. Per il rumeno doppia targa con le 200 presenze e il titolo di straniero con più partite in nerazzurro, e le 100 partite di Beruatto. Il presidente Giuseppe Corrado e l’amministratore Giovanni Corrado invece erano a Milano per un consiglio di lega straordinario, per discutere delle problematiche legate alla riforma dei campionati. Dopo la foto di rito la "squadra" si è recata a Palazzo Gambacorti per visitare la mostra allestita dall’associazione Cento, ricca di cimeli di pregio. La vera sorpresa è stata la maglia della nazionale numero 14 di Marco Tardelli, indossata nel corso dei Mondiali del 1982. Altre novità erano l’archivio Anconetani, con il materiale storico requisito dallo storico fallimento del 1994. E’ stato esposto anche il faldone del famoso "progetto Pisorno", quando Anconetani provò a fondere Pisa e Livorno. Presente anche il cimelio di una storica amichevole internazionale del 1990 tra Pisa Galatasaray, ma anche la targa affissa nella sede storica di via Risorgimento, una borsa personale del presidente e le storiche Mitropa Cup del 1985 e 1988, oltre all’ultima Coppa Italia di Serie C vinta dal Pisa. Immancabile la famosa "scarpa d’oro" di Wim Kieft e le scarpe dei record di Nacho Castillo. Presente anche il ‘feticcio’ scaramantico originale di Romeo, il suo personale ferro di cavallo con tanto di sale, per esorcizzare la sfortuna. Nella mattinata le classi delle elementari "Oberdan" hanno vistato la mostra. La giornata però si è chiusa con una polemica da parte della famiglia Anconetani, non invitata all’evento: "Facciamo i complimenti all’associazione Cento per la bellissima mostra e ringraziamo la stessa per non aver invitato chi ha contribuito da protagonista alla storia di questi colori - ha dichiarato Matteo Anconetani - Speriamo di meritarci l’invito per i 120 anni".