
Irene
Galletti*
E
sattamente un anno fa veniva approvata l’ultima delle due mozioni in favore dei lavoratori part time ciclici degli scali aeroportuali di Pisa e Firenze. Una mozione che impegnava la Giunta toscana a riconoscere a questi lavoratori forme di indennizzo per ristorare e compensare il periodo in cui il loro reddito è stato diminuito o azzerato dalla crisi causata al settore dal Covid_19. Un atto che chiedeva, inoltre, la creazione di programmi di aggiornamento, formazione e upskilling, associati a forme di indennità di partecipazione, una modalità di sostegno che la Regione poteva attuare direttamente senza il coinvolgimento del governo centrale. Oltre a questo si richiamava anche l’opportunità di mantenere gli impegni già assunti per avviare una revisione normativa in sinergia col governo e tramite il coinvolgimento delle parti sociali, con lo scopo di migliorare la condizione retributiva e previdenziale di questi lavoratori oggettivamente inquadrati in una modalità atipica. Come consigliera regionaleesprimo solidarietà nei confronti di questi lavoratori, e rammarico per le promesse disattese da questa Giunta. Non posso fare a meno di chiedermi come mai si trovino immediate risorse per ristorare le società di gestione - vedi i 10 milioni di contributo regionale erogati a Toscana Aeroporti - mentre il percorso per riconoscere un sostegno a questi dipendenti con contratti sostanzialmente atipici _ che però nella gestione dei flussi di passeggeri negli scali toscani fanno la differenza _ sia così impervio e travagliato. Naturalmente tutto questo non possiamo accettarlo per questo ho deciso di richiamare il Presidente Giani ai suoi impegni, chiedendo in una lettera che venga quanto prima dato seguito a quanto disposto dagli atti che il Consiglio Regionale, organo sovrano della Toscana, ha votato e approvato.
*Consigliera regionale
Movimento 5 Stelle