REDAZIONE PISA

Palazzo Blu La mostra storica

"Dalla Guerra alla Liberazione", esposizione fino all’11 maggio. E da ottobre il pittore giapponese Hokusai

"Dalla Guerra alla Liberazione", esposizione fino all’11 maggio. E da ottobre il pittore giapponese Hokusai

"Dalla Guerra alla Liberazione", esposizione fino all’11 maggio. E da ottobre il pittore giapponese Hokusai

Da oggi all’11 maggio 2025 Palazzo Blu ospiterà la mostra "Dalla guerra alla Liberazione. Pisa 1940-1945". Lo ha annunciato ieri nella presentazione in anteprima alla stampa il presidente della Fondazione Palazzo Blu, Cosimo Bracci Torsi, presenti il sindaco Michele Conti, il vicepresidente della Fondazione Pisa, Michele Mariani, il curatore della mostra, Gianluca Fulvetti. Ancora una volta questo museo si caratterizza come centro di cultura ma anche d’informazione storica come testimoniano le mostre annuali sul nostro recente passato. E se le Grandi Mostre d’arte autunnali hanno ormai raggiunto una fama consolidata a livello nazionale avendo iniziato il loro percorso ben quindici anni or sono (dal 24 ottobre al 23 febbraio prossimi saranno esposte opere per palati artisticamente raffinati, cioè quelle del pittore e incisore giapponese Katsushika Hokusai, famoso artista dell’Ottocento), va sottolineato anche l’impegno nel creare ogni anno finestre sulla vita cittadina del passato, eventi sempre molto apprezzati anche perché saldamente ancorati alla pubblicazione di cataloghi molto curati sia per la qualità dei testi (affidati in questa occasione a Paolo Pezzino, Gabriella Gribaudi, Stefano Gallo, Matteo Petrelli, Daniele Menozzi) che per la bellezza delle immagini.

La prima mostra fu del 2015, curata da Stefano Renzoni sul tema "Volti e persone sulla piazza dei Miracoli", un impegno proseguito negli anni seguenti utilizzando le fotografie di Luciano Frassi e di Guido Allegrini che la Fondazione Palazzo Blu aveva acquisito coprendo così un arco di tempo che occupa l’intero Novecento a Pisa, materia prima per dare vita a stimolanti approfondimenti curati in larga parte dallo stesso Renzoni e dal giornalista Giuseppe Meucci. E’ significativo che questa ultima mostra cada nell’80° anniversario della Liberazione della città offrendo un vasto focus sia sulla seconda guerra mondiale nelle sue varie fasi che sulla situazione pisana. La grande massa di immagini (122 fotografie e 15 pannelli, in quattro stanze del 4° piano oltre a una sala al piano terra) sono accompagnate da testi esplicativi di un’epoca che qualcuno fra i visitatori (in numero peraltro sempre minore per motivi anagrafici) avrà certamente vissuto. Da segnalare che le numerose fotografie esposte sono state recuperate sia da archivi cittadini che istituzioni e musei statunitensi, per l’esattezza dai National Archives di College Park, nel Maryland, grazie alla collaborazione di Stefano Villani e di Ibrahim Alì. A dimostrazione dell’apprezzabile lavoro del curatore.

Renzo Castelli