"Ora difendo la mia felicità a Pisa: Per me una via d'uscita"

Tommaso Bacin, 19 anni di Calci, racconta come il pugilato sia stato una via d'uscita dalla bassa autostima e come abbia imparato a difendere la sua felicità. Il pugilato gli ha dato tanto, e lui è disposto a restituire il favore impegnandosi nella carriera da professionista.



"Ora difendo la mia felicità a Pisa: Per me una via d'uscita"
"Ora difendo la mia felicità a Pisa: Per me una via d'uscita"

Tra le mura della palestra della scuola Itis in via Contessa Matilde, si trova la pugilistica pisana Carlo Bartolomei. Qua ci sono tanti ragazzi che saltano la corda, tra loro si allena anche Tommaso Bacin, 19 anni, di Calci. Occhi celesti, fissi sul bersaglio, i guantoni si muovono veloci. Nel suo sguardo si intravedono i pensieri di chi in palestra c’è finito per cercare un’uscita.

Bacin, cosa ci ha trovato tra le quattro corde?

"Sicurezza, capacità di rapportarmi con le persone e di creare legami. Sono stato bullizzato fino alla seconda media, per via della mia insicurezza e per il mio aspetto. Per me era difficile anche andare a scuola. Il pugilato è stata una scelta, una via d’uscita da uno stato mentale soffocante, intrappolato dalla bassa autostima. Ho scelto di combattere".

Per farsi valere?

"Per imparare a difendere la mia felicità. Il pugilato mi ha dato tanto, per questo sono disposto a restituire il favore impegnandomi nella carriera da professionista. In palestra si creano rapporti molto forti, con un amico d’infanzia non riesci a creare legami come quelli con i tuoi compagni".

Com’è che chi fa boxe diventa improvvisamente poeta?

"È la magia di questo sport, ti rende più consapevole".

E.M.D.P.