"Ora conosciamo e curiamo il Covid. Situazione diversa grazie ai vaccini"

Il responsabile della riaperta Terapia intensiva del Santa Chiara, professor Luigi De Simone "Fino a 6 posti, per ora ricoverati fragili o con più patologie. Dopo le feste aumento casi, ma gestibili" .

di Antonia Casini

La Terapia intensiva del Santa Chiara è stata riaperta anche se il quadro è completamente diverso rispetto a tre anni fa. La notizia era stata anticipata a La Nazione dal direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive, professor Marco Falcone. I commenti sui social alle sue dichiarazioni sono tante, molte hanno lo stesso tono. Da "l’influenza è sempre esistita come le polmoniti", all’ironia sulla dad "attivatela subito". Parole che richiamano mesi che, per fortuna, sono lontani nel tempo. Perché, come afferma il responsabile della Terapia intensiva, professor Luigi De Simone, "oggi conosciamo il Covid e sappiamo curarlo".

Professore, chi è ricoverato?

"Attualmente abbiamo quattro persone (tutte con almeno 3 dosi, qualcuno in attesa della quinta), abbiamo 6 posti letto attivi per necessità sub intensive. E la degenza è anche abbastanza veloce. Sono persone fragili, con età avanzata, con più patologie: influenza o polmonite da pneuomococco. Necessitano di ventilazione non invasiva. Ma rispetto a agli anni pre-vaccino sono forme trattabili".

Nessun giovane?

"No, sono tutte persone anziane o di età media ma hanno altre problematiche. In alcuni casi hanno polmoniti sovrapposte".

La campagna vaccinale stenta.

"La gente si vaccina meno e fa meno tamponi. Anche se il Covid, al momento, ha una forma blanda, spesso è solo un raffreddore, se associato ad altre malattie di stagione e in pazienti fragili può essere impegnativo".

Come sarà questo Natale?

"Per chi ha già problemi di salute, è bene evitare posti affollati, se si hanno sintomi, raffreddore, tosse, febbre è bene restare a casa, per la sicurezza di tutti".

Il trattamento?

"Il virus muta rapidamente, la vaccinazione è importante anche per l’influenza e per la polmonite pneumococcica. Siamo esperti, ormai, sappiamo come funziona nel caso ci dovesse essere un’altra pandemia. Tutto il Covid hospital congelato è pronto per essere riattivato in breve se ci fosse necessità".

Previsioni a breve termine?

"Con le feste, i rapporti più stretti e le temperature più basse, aumenteranno i casi. Il consiglio è di evitare di stare con altri se abbiamo sintomi e, se abbiamo patologie a rischio, adottiamo muisure, laviamoci le mani, mettiamoci la mascherina".