CARLO VENTURINI
Cronaca

Omicidio Capovani, nuovo sopralluogo in Psichiatria. "La struttura da trasferire 20 anni fa, serve alternanza di controlli"

Il consigliere regionale e membro della commissione sanità Diego Petrucci tra il personale dell’Spdc: "Sono due i reparti nel mirino, sorveglianza mirata. Mancano posti letti dedicati per minorenni"

Pisa, 6 aprile 2024 – “Una struttura fatiscente che doveva essere trasferita almeno da venti anni, e non veniamo a raccontare che gli episodi di violenza non siano prevedibili e contenibili". Lo dice il consigliere regionale e membro della commissione sanità Diego Petrucci, appena uscito da un sopralluogo presso la Psichiatria del Santa Chiara, macabro teatro dell’omicidio di Barbara Capovani e di ripetute aggressioni ai sanitari del reparto. "Non tutte le cliniche, dipartimenti e reparti sono uguali. Sappiamo dai dati, che il Pronto soccorso e la Psichiatria sono i più vulnerabili e colpiti. Di certo, faccio un esempio a geriatria o pediatria o cardiologia non risultano evidenti e ripetute forme di aggressione fisica. Sappiamo inoltre che non tutte le fasce orarie sono uguali. I dati anche su questo aspetto parlano chiaramente".

Secondo Petrucci, dunque, si deve circoscrivere il problema. "Quanto più si circoscrive il fenomeno tanto più le risposte saranno efficaci. Se i problemi sono in due reparti ospedalieri, e si manifestano in alcune fasce orarie, si può usare un’alternanza o turnazione tra forze di polizia pubblica e privata".

Sulla struttura il consigliere insiste: "Sono 20 anni che Psichiatria doveva essere a Cisanello. Ed a tal proposito, è necessario ed urgente procedere a controllare e visionare se i nuovi reparti di psichiatria abbiano gli standard di sicurezza necessari per la tutela degli operatori oltre ovviamente all’essere in grado di fornire la miglior possibilità di cura ai pazienti". Ed a proposito di pazienti, Petrucci tocca un "nervo scoperto" del sistema sanitario quello dei malati psichiatrici adolescenti o minorenni. "Non c’è un solo letto a loro dedicato nella enormità di letti della Aoup e della Asl Nord-Ovest. Dopo il Covid c’è stato purtroppo il boom di questi delicatissimi pazienti ma poco o nulla è stato fatto. Si demanda tutto alla Stella Maris che non è però, un ospedale pubblico con gli orari e con i servizi di un nosocomio".

L’ultima nota cade sul personale sanitario: "Si sono moltiplicati i primari e i primariati qui a Pisa, perché non lo si fa anche con medici e infermieri?", conclude il consigliere.

Un sopralluogo che è stato fatto all’indomani dell’ennesima aggressione a una psichiatra del reparto che ha avuto, alla prima visita al Pronto soccorso, una prognosi di sette giorni. Ma ormai oltre il 60% dei sanitari - il dato diffuso dal sindacato Anaao Toscana che ha svolto un sondaggio su oltre 100 iscritti – non denuncia più. Anche se gli episodi sono in aumento: 1027 solo nel primo semestre del 2023 nella nostra regione (erano 752 nel 2020) .