ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Omaggio a Melani. Intitolato il ponte al traghettatore

Ugo caricava le persone sulla sua imbarcazione e le trasportava sul fiume tra Riglione e San Biagio.

Ugo caricava le persone sulla sua imbarcazione e le trasportava sul fiume tra Riglione e San Biagio.

Ugo caricava le persone sulla sua imbarcazione e le trasportava sul fiume tra Riglione e San Biagio.

È stato intitolato ieri a Ugo Melani il ponte ciclopedonale che collega i quartieri di Riglione e Cisanello. Il traghettatore, per una vita intera, fin dal secondo dopoguerra, sotto il sole cocente e la pioggia battente, ha trasportato sulla sua barca i pisani da una riva all’altra dell’Arno, proprio nel punto in cui oggi sorge la nuova passerella ciclopedonale. Una storia, quella di Melani, ben nota a tutti i riglionesi. Il passo di barca, situato alla fine di via Malatesta, attraversava il fiume tra Riglione e San Biagio. Ugo caricava le persone sulla sua imbarcazione, fossero in bici, motorino o a piedi. Un servizio molto utilizzato da familiari e amici dei pazienti ricoverati nel vecchio sanatorio, che sorgeva dove ora si trova l’ospedale, ma anche dagli operai diretti agli stabilimenti Richard Ginori e Marzotto.

Alla cerimonia erano presenti, oltre al sindaco di Pisa Michele Conti e all’assessore ai servizi demografici Gabriella Porcaro, i familiari di Ugo Melani, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Bargagna, la consigliera provinciale Maria Antonietta Scognamiglio, l’assessore Riccardo Buscemi e i rappresentanti delle associazioni del territorio. "Dal 1945 al 1980 Melani ha traghettato persone e merci attraverso l’Arno – ha ricordato Conti –, offrendo un servizio essenziale in un’epoca in cui le infrastrutture erano limitate, la barca di Melani rappresentava l’unico mezzo. Il ponte ciclopedonale, attraversato oggi ogni giorno da centinaia di cittadini, riprende idealmente la funzione che Melani svolse per oltre trent’anni: favorire la mobilità e accorciare le distanze".

La famiglia Melani, presente all’iniziativa, si è detta "molto contenta". "Mio padre faceva un lavoro fatto di sacrifici ma che gli dava anche tante soddisfazioni – ha detto Antonella Melani, figlia di Ugo –. Gli piaceva stare a contatto con le persone e con la natura. Ha trascorso tutta la sua vita lì".

"Un omaggio della città a un uomo straordinario", ha dichiarato prima della scopertura della targa, corredata da foto e dedica, l’assessore alla toponomastica Gabriella Porcaro. "Con questa intitolazione, la toponomastica cittadina si arricchisce di un nome che merita di essere tramandato in segno di gratitudine e memoria", ha aggiunto.

Durante la cerimonia, il ponte e la targa sono stati benedetti dal parroco di Riglione, don Massimiliano Garibaldi. "Il ponte – ha detto il parroco – simboleggia unione e legame. In questo tempo che viviamo, ricordiamoci di diventare a nostra volta ponti gli uni con gli altri".

Enrico Mattia Del Punta