
"Oltre ai danni, la beffa dei costi. Cantieri: richieste inascoltate"
Alluvione, cantieri navali (oltre 2mila barche più l’indotto, 50 attività) e danni. "Anche le attività di rimessaggio nautico hanno subito numerosi e ingenti danni in seguito ai drammatici eventi meteorologici dello scorso novembre e dicembre, ma sembra che sulla golena d’Arno non sia successo niente: tutte le nostre richieste sono puntualmente cadute nel vuoto". Sono parole piene di amarezza quelle del presidente dei Porticcioli Arno Confcommercio Pisa Massimo Bacherotti. "Abbiamo richiesto alla Regione Toscana di venirci incontro con una riduzione degli importi da corrispondere annualmente per l’utilizzo dello specchio acqueo, già fortemente aumentati lo scorso anno per effetto dell’elevato indice Istat. Non ci sembrava di chiedere la luna, eppure l’unica risposta è stata quella di posticipare il pagamento dal 31 dicembre al 2 maggio, con la doppia sorpresa di un ulteriore aumento delle tariffe e il mancato rilascio delle autorizzazioni necessarie per ricostruire le strutture danneggiate, nonché i nullaosta per poterle utilizzare".
"Oltre alla spiacevole sensazione di trascuratezza, dopo una richiesta che aveva il solo scopo di agevolare le nostre attività, a fronte delle notevoli spese che dobbiamo sostenere per riparare i danni subiti - prosegue Bacherotti - segnaliamo che ormai da più di un mese nel bel mezzo dell’Arno si trova una barca a vela di 15 metri affondata e che ancora nessuno si è preoccupato di rimuovere. Per questo sollecitiamo un tempestivo intervento delle autorità competenti".
"La Regione ascolti una volta per tutte le legittime richieste delle attività della golena", afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli.