Mais ogm, la Scuola Sant'Anna di Pisa querela l'Osservatore Romano

Il rettore Perata: "Il diritto di critica è sacrosanto, ma questa è stata diffamazione e va perseguita"

Mais ogm

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Pisa, 24 maggio 2018 - E’ stata depositata la querela per diffamazione all’Osservatore romano. La Scuola Sant’Anna ha incaricato lo studio Padovani di citare in giudizio il giornale della Santa Sede per le critiche, ritenute diffamatorie, del quotidiano vaticano nei confronti di una ricerca sugli effetti dell’uso di ogm nella coltivazione del mais.

Secondo questo studio "la coltivazione di mais transgenico presenta produzioni superiori, contribuisce a ridurre la presentazione di insetti dannosi e contiene percentuali inferiori di sostanze tossiche che contaminano gli alimenti e i mangimi animali". Tesi contrastate vivacemente dall’Osservatore Romano con un articolo di Carlo Triarico, vicepresidente di Federbio, pubblicato a febbraio e secondo il quale le «restrizioni economiche» con le quali devono fare i conti le università italaine, «non deve mettere la nostra ricerca nelle condizioni di ingraziarsi gruppi di interesse per sopravvivere». Per poi concludere: «Madre Terra non è in vendita».

«Il diritto di critica - afferma il rettore Pierdomenico Perata - è sacriosanto, tanto più nella scienza ma se è esercitato confutando in modo altrettanto scientifico il lavoro di altri. Alludere invece che l’esito di quella ricerca scientifica è tale perché è stata fatta al soldo di qualche multinazionale è una diffamazione e deve essere perseguita».

La querela è stata sottoscritta, oltre che dalla Scuola, anche dagli autori della ricerca, Laura Ercoli e Marco Nuti: «L’accusa di una selezione tendenziosa e interessata dei dati scientifici elaborati per soddisfare particolari interessi è particolarmente grave e offensiva e per un ricercatore rappresenta l’accusa più infamante possibile. Ci sarebbero stati ben altri modi e sedi per un serio confronto su questo tema fra persone che la pensano in modo diverso».

Gab.Mas.