L’Oculistica pisana ha celebrato 140 anni di attività dalla sua nascita, nel 1884, con un incontro di professionisti, autorità e istituzioni locali, regionali e nazionali, la presentazione e distribuzione di un libro e un concerto “CONdivertimentoCERTO”. Una storia prestigiosa, di integrazione fra assistenza, didattica e ricerca - come hanno sottolineato il presidente della Scuola di Medicina Emanuele Neri e la direttrice generale Aoup Silvia Briani alternatisi sul palco insieme alle altre personalità intervenute – che oggi guarda al futuro con le sfide poste anche dall’intelligenza artificiale. E in Aoup le due strutture specialistiche, l’Unità operativa di Oculistica universitaria, diretta da Michele Figus - che ha organizzato la celebrazione - e la Sezione dipartimentale di Chirurgia oftalmica ospedaliera diretta da Guglielmo Pellegrini, riferimento a livello nazionale per la cura di gravi patologie, come glaucoma, i disturbi oculari causati dalla sindrome di Basedow-Graves per cui arrivano pazienti da tutt’Italia e i melanomi oculari. I numeri parlano chiaro: nei primi sette mesi del 2024, in regime ambulatoriale, l’Aoup ha erogato 34.775 prestazioni oculistiche (erano state 35.131 in tutto il 2023) e superando il 2022 pari periodo (30.315). Sono 21.349 le visite, 6.074 le prestazioni di diagnostica strumentale, 5.652 le procedure chirurgiche. Più di 1.880, nei primi sette mesi dell’anno, gli esami OCT, tomografia ottica a radiazione coerente, per le malattie della cornea, retina e nervo ottico. E le cataratte, da gennaio a luglio, sono state 2500 (oltre 3mila in tutto il 2023). In netto aumento, l’attività chirurgica programmata in day-hospital per interventi sulla retina e tutte le altre strutture intraoculari, segno di maggiore appropriatezza del setting assistenziale e di avanzamento tecnologico delle procedure.
CronacaOculistica Aoup. Una storia di successi