Partito il cantiere per la realizzazione del nuovo ponte ciclopedonale collegherà il Parco di San Rossore (località Cascine Nuove) con San Piero a Grado a Pisa. La nuova passerella ciclopedonale sarà ricostruita nello stesso punto dell’Arno in cui esisteva il vecchio ponte dell’acquedotto di Livorno, costruito nel 1920, quando crollò l’antico Ponte dei Moccoli. La ditta incaricata dei lavori, in questi giorni impegnata nella prima fase dei lavori di pulizia dell’area, è la stessa che ha costruito il ponte ciclopedonale tra Cisanello e Riglione, la Preve Costruzioni di Cuneo. I lavori, coordinati da Pisamo, prevedono un costo - maggiorato dopo il rincaro materiali- per3 milioni di euro (2.935.606 euro + IVA), finanziati per il 50% dalla Regione e per l’altro 50% dal Comune di Pisa. La durata dei lavori prevista è di circa un anno e sei mesi.
"Una grande soddisfazione – commenta il sindaco Michele Conti durante il sopralluogo ieri sul cantiere dalla parte di San Piero a Grado - vedere l’avvio del cantiere per la costruzione del secondo ponte ciclopedonale che realizziamo a Pisa, dopo quello che collega Riglione con Cisanello. L’infrastruttura, una volta terminata, sarà fondamentale per il completamento della ciclopista del Tirreno, inserendo in un circuito ciclistico senza discontinuità, la percorrenza di un paesaggio di grande qualità ambientale, collegando San Rossore, e quindi tutto il tratto di costa dalla parte di Viareggio, con la Ciclopista del Trammino e quindi con il litorale e la città. Tra 2023 e 2025, con la costruzione dei due nuovi ponti ciclopedonali, il territorio pisano diventerà crocevia nevralgico per la rete ciclistica regionale e nazionale. I due nuovi ponti e le due ciclovie sono tutte opere strategiche che potranno dare grande impulso alla mobilità dolce e allo sviluppo del cicloturismo, valorizzando qualità ambientali del territorio che sono riconosciute e apprezzate in tutta Europa, con importanti ricadute a livello turistico. Ma si tratta anche di opere altrettanto fondamentali per la loro capacità di incidere sulla qualità della vita dei pisani che potranno fruire di percorsi sempre più ampi e collegati tra loro,iimmersi nel verde dell’ambiente naturale che circonda la nostra città".