Morte di Giuliano Taccola, appello della vedova a Giorgia Meloni: “Mi aiuti lei”

Marzia Nanniperi Taccola: “Prego perché possa essere ascoltata almeno una volta la voce delle vittime, con la speranza di ricevere una risposta adeguata a questa dolorosa e drammatica vicenda”

Giuliano Taccola

Giuliano Taccola

Pisa, 15 marzo 2023 – Giovedì 16 marzo ricorre il 54° anniversario della morte del calciatore della Roma Giuliano Taccola, avvenuta negli spogliatoi dello stadio di Cagliari nel 1969, e la vedova, Marzia Nanniperi Taccola, rende noto di aver “informato del caso e della situazione della famiglia l'attuale premier Giorgia Meloni perché possa essere ascoltata almeno una volta la voce delle vittime, con la speranza di ricevere una risposta adeguata a questa dolorosa e drammatica vicenda”.

Giuliano Taccola, nato il 28 giugno 1943 a Uliveto Terme, morì a 25 anni. La vedova all'epoca aveva 23 anni ed era madre dei loro due figli di 6 e 4 anni. Da decenni rivendica risarcimenti e un vitalizio. In una lunga lettera agli organi di stampa Marzia Nannipieri ricostruisce la vicenda, le presunte pressioni ricevute per non parlarne con i mass media, le incongruenze e le omissioni, i dubbi, i documenti della vicenda secretati 25 anni. Puntualizza che comunque “gli omicidi non cadono in prescrizione”.

"Si onora la memoria di Giuliano rispettando la sua famiglia non distruggendola con pregiudizi, discriminazioni ed umiliazioni”, scrive anche ricordando “la morte di Giuliano prematura, assurda e violenta, non una fatalità ma causata da una broncopolmonite esistente da oltre 15 giorni non curata e da un'iniezione effettuata dal medico sociale dell'As Roma per eliminare stanchezza e febbre non antibiotico, come era stato specificato a mio marito”.

"È veramente scandaloso ed aberrante che nessuno a cui mi sono rivolta non abbia mai verificato tutto ciò in 54 anni - aggiunge Marzia Nannipieri - Sono state violate tutte le leggi, il diritto alla salute”, ci sono stati “omissione di soccorso, intralcio alla giustizia, firme false per l'archiviazione e depistaggi, segreti, bugie e omertà che hanno innalzato un muro di gomma impenetrabile”. La vedova di Taccola sostiene di aver diritto a un vitalizio dalla Roma essendo il marito morto per cause di lavoro “che non è mai pervenuto”, ma “la As Roma Spa dal 1969 lo ha inserito nelle voci di bilancio usufruendo di benefici fiscali per 54 anni come risulta in Lega Calcio”. Tuttavia riportando una conversazione con un dirigente avuta in passato, Marzia Nannipieri sostiene che le fu detto che “finché non si pronuncia il tribunale non le do nemmeno un centesimo”.

Invece ora "per la prima volta dopo 54 anni ho ricevuto dai presidenti attuali della As Roma gli auguri di buon anno accompagnati da una scatola di sei cioccolatini”. “Non ho mai chiesto sussidi ed elemosina - conclude - ma solo verità, giustizia e diritti acquisiti come ogni cittadina italiana ha diritto in uno stato civile e democratico”.