Assolti i medici. Si è concluso il processo in primo grado per la morte di Katia Spinesi, 31enne che spirò in ospedale il 7 febbraio 2014. Sulle cause di quel decesso e per capire se ci furono responsabilità sanitarie si è svolto un processo che è terminato con l’assoluzione dei medici. Secondo l’accusa iniziale sarebbe stato un aneurisma all’arteria iliaca non diagnosticato e comunque trascurato a ucciderla. A giudizio, con l’imputazione di omicidio colposo, c’erano il dottor Andrea Falleni, 58 anni, di Pisa, dirigente della Radiodiagnostica del pronto soccorso, tutelato dall’avvocato Stefano Del Corso, e il dottor Fabio Zampieri, 60 anni, di Viareggio (difeso dall’avvocato Luca Pietrini), dirigente medico dell’unità operativa di Chirurgia d’urgenza. L’avvocato Patrizio Pugliese ha seguito l’azienda ospedaliera, citata in giudizio come responsabile civile. La parte civile (la famiglia) era rappresentata dagli avvocati Giovanni Berti Mantellassi ed Eleonora Antonuccio.
La giovane, che amava gli animali ed era impegnata nel volontariato, era conosciuta a Vecchiano. "Ragazza spensierata umana e generosa nei confronti di tutti i bambini che amorevolmente controllava sul pulmino della scuola", ricordano i suoi concittadini. Figlia di Marco, presidente del comitato organizzatore del carnevale locale, era arrivata al pronto soccorso la sera del 4 febbraio di 8 anni fa con forti dolori all’addome e, dopo gli esami e il trattamento farmacologico, ai parenti fu comunicato che avrebbero dovuto operarla. L’inchiesta era del pubblico ministero Aldo Mantovani. In aula, il pm Massimiliano Costabile aveva chiesto per il dottor Falleni un anno e per il secondo l’assoluzione. La giudice Eugenia Mirani - le motivazioni saranno disponibili tra 90 giorni - ha assolto entrambi (secondo comma) perché il fatto non sussiste.
An. Cas.