Monte Serra, il volontario arrestato non risponde al gip

Giacomo Franceschi, fermato per il rogo del Monte Serra, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia

Giacomo Franceschi

Giacomo Franceschi

Pisa, 20 dicembre 2018 - Giacomo Franceschi, il volontario dell'anticendio arrestato perché sospettato di essere l'autore del rogo che nel settembre scorso ha devastato il Monte Serra, in provincia di Pisa, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Questa mattina si è infatti tenuto l'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari Donato D'Auria, ma - come riferito dai suoi legali - l'uomo ha deciso per ora di non rispondere alle domande. Al momento Franceschi resta nel carcere di Don Bosco a Pisa dove è rinchiuso da martedì in stato di fermo accusato dei reati di incendio boschivo e disastro ambientale. 

"Io con l'incendio del Monte Serra non c'entro nulla". Queste le prime parole di Giacomo Franceschi rese ieri durante l'interrogatorio che ha preceduto il fermo. E' lui l'uomo nell'occhio del ciclone. Dopo le indagini dei carabinieri l'accusa per lui è di quelle pesanti: avrebbe appiccato l'incendio che ha letteralmente distrutto la vegetazione del Monte Serra in una ventosa serata dello scorso ottobre. Voleva, secondo gli investigatori, far scattare la macchina dei soccorsi, poi lui stesso avrebbe perso il controllo delle fiamme, alimentate dal vento fortissimo. Il risultato fu un'ecatombe di alberi e animali. Sono andate distrutte anche alcune case, la gente riuscì a fuggire all'ultimo.