
Il presidente del coordinamento dei comitati cittadini Niko Pasculli
Pisa, 17 ottobre 2023 – Ha ricevuto cinque biglietti anonimi (ma scritti a mano) con minacce di morte. Tutti recapitati a casa e con allegate sue foto con una X sulla faccia e, nell’ultimo caso, solo pochi giorni fa, un suo volantino elettorale, sempre con la croce sul volto. Niko Pasculli, 25 anni, presidente del coordinamento dei comitati pisani da novembre 2021, e candidato al Consiglio comunale (non eletto) nell’ultima tornata elettorale per Fratelli d’Italia. Da qualche mese ha cominciato a ricevere biglietti con poche parole "sei fascista", poi le minacce. Pasculli ha presentato più denunce (al momento contro ignoti) alla polizia che sta indagando sui vari episodi. Si pensa che dietro a tutti ci sia la stessa mano. I contenuti sono infatti simili, così come le modalità di recapito, posta o nelle vicinanze della sua abitazione. I gesti vengono compiuti di notte, quando l’illuminazione è ridotta e difficilmente ci sono testimoni in giro.
"Le indagini sono in corso – conferma il suo legale, l’avvocato Giuseppe Di Vetta – La situazione è molto delicata, non sappiamo, al momento, con chi abbiamo a che fare. Ma di sicuro queste minacce che si susseguono stanno creando nel mio assistito uno stato di ansia e timore che influisce anche sulle sue abitudini. Sono a tutti gli effetti episodi di stalking. Altro non è possibile dire perché l’autorità giudiziaria è al corrente di tutto e si sta occupando di questa spiacevole vicenda".
Una storia simile a quella che ha riguardato la consigliera comunale leghista, Veronica Poli, assessore al welfare nella prima giunta Conti. L’ultimo episodio di cui è stata vittima risale alla fine di settembre. Qui le minacce erano contenute in un paio di biglietti inviati per posta sia a Palazzo Gambacorti che all’indirizzo dell’abitazione privata della politica. Una busta bianca da lettera, affrancata il 22 settembre, con un foglio su cui era scritta la frase "Dovete morire tutti" in uno stile che sembra ricalcare quello delle volte precedenti in seguito alle quali l’esponente del Carroccio ha avuto anche un periodo di scorta, ora terminato.