
Gli esami e le ecografie negli ambulatori inizieranno da gennaio "Molti di noi sono attrezzati da anni e si occupano di procedure più complesse" .
"I medici di famiglia sono abbastanza preparati per fare esami di primo livello, anche se probabilmente non sono ancora state trovate le risorse. Va detto però che a Pisa c’è un gravissimo problema legato alla burocrazia: rischiamo di dover scegliere se occuparci degli aspetti burocratici o dei pazienti".
Lancia l’allarme il segretario della Federazione italiana medici di famiglia, sezione di Pisa, Luca Puccetti, sulla possibilità della categoria di svolgere ecografie ed esami di primo livello negli ambulatori: una novità che ha l’obiettivo di migliorare le visite a domicilio fugando ogni dubbio diagnostico e limitando la richiesta di esami agli ospedali e dunque le liste d’attesa. E i problemi cominciano dalle tempistiche.
Nonostante l’accordo con la Regione Toscana, la cui delibera passerà al vaglio entro la fine di dicembre, secondo il segretario della Fimmg di Pisa Luca Puccetti "non sono ancora stati recuperati i due milioni di euro da stanziare e secondo le nostre informazioni la partenza del progetto, prevista slitterà di qualche mese".
Ma voi medici di famiglia siete pronti?
"Abbastanza. Ci sono molti medici che da anni si sono resi in grado di fare anche le procedure più complesse come l’ecografia. Inoltre stiamo realizzando corsi di specializzazione per avere sempre più medici in grado di svolgere questo servizio". Quanti, secondo le sue stime? "Considerato che serve un percorso formativo di garanzia, penso che su Pisa un medico su dieci sarà in grado di fare le ecografie, idem per le spirometrie. Poi ci saranno persone più specializzate, ma in generale i numeri sono questi. Ciò che mi preme dire...".
Prego.
"È che a Pisa avremo un problema con la burocrazia: i medici di famiglia ormai devono sottrarre tempo ai pazienti per occuparsi di aspetti burocratici come note di appropriatezza degli esami diagnostici, note sui farmaci e simili che spetterebbero al personale ausiliario. Purtroppo però nella nostra città questo personale è estremamente carente".
Quanto è grave la situazione? "A Pisa siamo il fanalino di coda della Toscana: il 55% dei medici, forse anche meno, non hanno personale, mentre la media regionale arriva al 75-80%. Stiamo parlando che su 220 medici circa in 100 hanno personale, dunque se il medico è solo fa più fatica... e le novità degli esami possono solo peggiorare la situazione anche perché, rispetto a 20 anni fa dove mediamente un medico di famiglia aveva 50 persone al giorno, oggi sono 82".
Mar. Fer.