Matteo Renzi con i conciatori: "Un settore di eccellenza che chiede di poter ripartire"

Accolto a Ponte a Egola dal presidente dell’Associazione. Michele Matteoli e dai vertici

PONTE A EGOLA

La nuova Toscana che uscirà dalle urne? "Dovrà sostenere la filiera della pelle nella difficile ripartenza, perché stiamo parlandando di eccellenza e dobbiamo evitare che saltino aziende da qui a due anni. Perché dopo il comparto, secondo noi, avrà ottime prospettive". Parola di Matteo Renzi, leader di Italia Viva che nel tour elettorale per le Regionali ha fatto tappa a Ponte a Egola per incontrare i vertici del mondo conciario del Comprensorio del Cuoio. Nella sede del Consorzio Conciatori Renzi è stato accolto dal presidente Michele Matteoli, padrone di casa, insieme al direttore dell’Associazione Conciatori di Santa Croce Aldo Gliozzi e ad una folta rappresentanza di imprenditori. Presente anche il sindaco di San Miniato Simone Giglioli (Pd), ex renziano di ferro. Con l’ex premier c’erano anche i candidati al consiglio regionale Massimiliano Sonetti, Leonardo Fedeli, Giulia Dani e Michele Passarelli Lio (corre per il Comune a Cascina). Un’ora fitta di colloquio quello di Renzi con i conciatori per capire a fondo le criticità di un settore trainante dell’economia regionale (6000 addetti, circa 600 aziende e 2 miliardi e mezzo di fatturato), ma anche fortemente provato dalla pandemia che ha frenato tutta la filiera della moda a cui il comparto è legato a doppio filo. Da dove ripartire? Quali misure mettere in atto per trainare la Toscana fuori dalle problematiche causate dall’emergenza sanitaria ?

"Una sola strada - ha detto Renzi - far vincere la Toscana dell’Europa, quella Di Eugenio Giani, quella che potrà attingere a grandi risorse per dotarsi di infrastrutture strategiche e far ripartire l’economia. Se vince la Toscana della Ceccardi, quella del Sovranismo e dei no sarà un dramma". Quali i principali argomenti sul tavolo? "Gli imprenditori chiedono certezze, chiedono sostegno vero, regole precise per poter lavorare, chiedono misure importanti come in questo difficile passaggio, in materia di liquidità. Ma ripeto: certezze soprattutto, a 360 gradi che poi sono quelle fondamentali per far ripartire la vita sociale e di conseguenza i consumi". Da ricordare infatti che dopo il lockdown il settore ha visto precipitare il fatturato fino al 40% e le prospettive, vista la ripresa del contagio, sono cariche di incertezza nonostante il grande impegno delle imprese".

Carlo Baroni