Masi: "Siamo gli unici a parlare della legalità: no alle mafie"

Al Circolo Arci Casciavola una serata in ricordo di Libero Grassi ucciso nel ’91

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A 29 anni di distanza, a Casciavola è andata in scena la spaghettata della legalità per sostenere Cristiano Masi nella corsa a sindaco. "Il 29 agosto 1991 – spiega Masi – veniva ucciso dalla mafia Libero Grassi. La sua colpa? Rifiutarsi di pagare il pizzo per la sua impresa e denunciare i mafiosi che glielo avevano chiesto. E così il 29 agosto abbiamo deciso di ricordare la sua figura insieme a Rita Landi del Presidio di Cascina ‘Libero Grassi’ e Pico di Trapani del Comitato Addiopizzo, in una serata con una sala al completo piena di emozioni e voglia di una città diversa. Siamo gli unici ad essersi ricordati dei temi della legalità in questa lunga campagna elettorale, e anche gli unici a essersi ricordati che a Cascina esiste un presidio che vigila contro le attività mafiose e contro l’illegalità nel nostro Comune. Rivendichiamo questa scelta ‘solitaria’: noi siamo contro le mafie, contro la criminalità organizzata e contro ogni ingiustizia". Un centinaio di persone hanno preso parte alla serata. "Un ringraziamento agli ospiti per il grande sostegno e per la vicinanza dimostrata, e un grazie particolare anche allo staff del Circolo Arci Casciavola. Siamo come Davide contro Golia, ma non vogliamo mai dimenticare che con un piccolo sasso anche Davide sconfisse il gigante Golia. Lo facciamo perché Cascina ne ha un disperato bisogno: siamo l’unica novità utile".