
Marina di Pisa nei racconti della sua gente
Marina di Pisa è un luogo senza compromessi. E, come tale, o piace molto o non piace per niente. Diego Casali, giornalista del Qn e autore di altre guide su località toscane, e Fabrizio Fontani, imprenditore e presidente dei balneari di Confcommercio, sono certi che la seconda opzione sia assolutamente da scartare. Per questo nel loro libro ‘Centopercento Marina di Pisa’ (Edizioni Ets, pp 128, 12 euro) giocano con il lettore incalzandolo con ben 100 domande sulla storia, i personaggi, gli aneddoti, la cultura, gli ambienti di questo luogo magico del Litorale Pisano. Che ha molto da raccontare, ben più di quello che residenti, villeggianti e turisti occasionali si aspettino. Illustrato da Edoardo, figlio di Diego, il libro è stato presentato ieri dagli autori al ristorante Etoile del Porto di Marina ed è stata l’occasione per parlare (bene) di un luogo del cuore non solo per tutti i pisani, ma anche per tanti toscani e non solo toscani. E perfino di D’Annunzio. Il volume è il frutto di un’idea originale e si presenta come una sorta di libro-gioco-quiz capace di raccontare e far riflettere sul passato e il presente di Marina di Pisa.
"Marina è il mio mare di bimbo - ricorda lo scrittore Marco Malvaldi - di quando andavo a saltare sugli scogli e credevo che il mare fosse ovunque. E’ l’infanzia, letteralmente: saltare sugli scogli senza paura di farsi male". Mentre per l’ex capitano del Pisa, Gabriel Raimondi è il ‘lugar de reflexiòn’, il luogo della riflessione, ma, osserva Fontani, sono "la comunità e il territorio di Marina i veri protagonisti di questo libro, perché Marina di Pisa è la sua gente; non avevamo l’ambizione e la presunzione di rappresentare Marina di Pisa, né tantomeno di parlare a nome e a titolo dei marinesi, al contrario, è stata la voglia e il piacere di trasmettere una percezione, una sensibilità che è emersa ogni qual volta ci siamo messi a un tavolino ad ascoltare dalla viva voce i racconti su Marina". Secondo Casali, "Marina e il litorale sono luoghi di ricordo personale e di amicizie: la più importante è proprio quella con Fabrizio ed è a lui e alla casa editrice Ets, a Gloria e Sandra Borghini, che voglio dedicare questo lavoro".