E' morto Buiatti, genetista di fama mondiale. Fu consulente di Fidel Castro

Il professore è morto a Pisa a 83 anni, ha insegnato a lungo all'Università di Firenze

Marcello Buiatti

Marcello Buiatti

Pisa, 29 ottobre 2020 - Marcello Buiatti, genetista di fama mondiale, che ha svolto fondamentali indagini genetico-molecolari sui processi dinamici della vita, è morto a Pisa all'età di 83 anni. E' stato professore ordinario di genetica nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Firenze dal 1978 al 2011. E' stato presidente della Associazione Nazionale Ambiente e lavoro, esperto italiano ed europeo in materia di Ogm e biotecnologie, e presidente del Centro di Filosofia della Biologia.

Nella sua prestigiosa attività di ricerca, Buiatti si è avvalso di metodi molecolari per l'analisi della variabilità genetica, lo studio dell'evoluzione di animali e piante, l'identificazione delle interazioni che si stabiliscono fra piante e loro patogeni; inoltre, nei suoi studi ha applicato la modellistica matematica all'analisi dei processi di sviluppo in animali e nei batteri.

Nato a Pisa nel 1937, Marcello Buiatti passò l'infanzia chiuso in casa a Firenze durante gli anni della seconda guerra mondiale perché figlio di una famiglia ebrea, con il padre antifascista ricercato perché membro del Cln. Laureato in scienze agrarie all'Università di Pisa (1959), Buiatti si specializzò in genetica all'Università di Pavia (1961). Ricercatore del Cnr a Pisa, iniziò la carriera accademica all'Università di Swansea, nel Galles (1963-1964), per passare poi al Dipartimento del Brookhaven National Laboratory negli Usa ( 1964-1966). Rientrato in Italia, divenne professore ordinario di genetica all'Università di Pisa (1967), per passare poi nel 1978 all'Università di Firenze. Fidel Castro lo chiamò a Cuba come consulente.

Buiatti è autore di quasi 200 pubblicazioni di genetica molecolare e di una novantina di saggi di biologia teorica. In Inghilterra e negli Stati Uniti ha lavorato su tumorogenesi, colture in vitro ed ha scoperto la amplificazione genica nelle piante ed ha studiato la selezione somatica, la influenza dell'ambiente sulle mutazioni. A Firenze con un gruppo di ricercatori ha lavorato sulle analisi molecolare della risposta allo stress, sulle tecniche per lo studio della variabilità genetica, sulle tecniche innovative sugli Ogm, e su metodi computazionali sul Dna. Ha fatto parte di decine di commissioni scientifiche in Italia e all'estero. Già presidente di Ambiente e Lavoro, Fondazione Toscana sostenibile, Centro di filosofia della Biologia 'Res Viva', era socio dell'Accademia dei Georgofili e collaboratore di numerose riviste scientifiche

"Con Buiatti la Toscana perde non solo uno scienziato di valore internazionale ma anche un uomo che non ha mai disgiunto l'impegno accademico e scientifico da quello politico e civile. Un impegno che, in più occasioni, si è incontrato con le iniziative della Regione sia sul fronte ambientale che su quello dello sviluppo sostenibile, del paesaggio e della qualità della vita in Toscana". Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha espresso il suo cordoglio e quello della giunta toscana.

Il presidente ricorda come Buiatti, cresciuto in una famiglia antifascista e colpito da persecuzioni ai tempi delle leggi razziali, abbia continuato per tutta la vita ad essere testimone, andando di persona nelle scuole, adoperandosi per trasmettere i valori della Resistenza, della libertà e dell'uguaglianza alle giovani generazioni. "Anche in questa veste e in molte occasioni Buiatti aveva partecipato alle manifestazioni organizzate dalla Regione in occasione della Giornata della memoria per ricordare l'Olocausto e studiarne le conseguenze e le cause profonde, portando il suo contributo personale e di studioso".