REDAZIONE PISA

Malamovida, comitati e Questura nelle scuole

Al via gli incontri al Matteotti, Galilei e Russoli per la prima parte del progetto "Ragazzi siamo qui per il vostro futuro"

Malamovida, comitati e Questura nelle scuole

Un patto tra questura e comitati dei residenti ma questa volta non si tratta di un accordo "repressivo" della malamovida bensì di prevenire gli effetti dannosi per la salute derivanti dallo sballo di alcol e droga a cui ci ha abituato la malamovida. Ecco che ben a cinquecento studenti e studentesse degli istituti scolastici superiori cittadini (Matteotti, Galilei-Pacinotti e Russoli) hanno partecipato alla prima parte del Progetto "Ragazzi siamo qui per il vostro futuro" organizzato dal Coordinamento dei Comitati cittadini di Pisa. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con il questore Gaetano Bonaccorso, ed ha avuto il sostegno dei dirigenti scolastici Salvatore Caruso, Gabriella Giuliani, Gaetana Zobel e di tutto il corpo docente. Rientra nel più vasto programma del Coordinamento per arrivare ad un "Patto di civile convivenza", con il coinvolgimento delle istituzioni e di tutti gli enti interessati. I relatori deli incontri sono stati il primo dirigente della questura Virgilio Russo, dirigente della divisione anticrimine, e il vicequestore Luigi Fezza, dirigente del Commissariato di Pontedera.

Sono intervenute anche le ricercatrici Francesca Denoth, biologa nutrizionista, e Silvia Biagioni, psicologa, per illustrare uno studio curato dal laboratorio di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa, dedicato ai comportamenti a rischio tra i giovani.

"Il confronto con gli studenti – ha detto il presidente del Coordinamento dei comitati cittadini, Niko Pasculli, è nato dalla criticità della situazione a Pisa, derivante dall’assunzione di sostanze psicoattive legali e illegali tra gli adolescenti (15 e 19 anni), ma anche tra i ragazzi più giovani. Secondo i dati dello studio del Cnr risultano queste abitudini riferite all’ultimo anno: uso di droghe 19,2%, consumo di alcol 60,2%, abuso di alcol 22%, fumo 23,9%, con un preoccupante aumento della percentuale delle studentesse.

Fattore di rischio anche la pratica del "Binge Drinking", ossia l’assunzione associata di almeno cinque diverse bevande alcoliche al di fuori dei pasti e nell’arco di due o tre ore. Il presidente Pasculli ha fatto presente che, in questo stato di emergenza, i Comitati cittadini che allarmati per l’espansione della malamovida, hanno incentrato la loro attenzione anche sulla salute dei giovani e dei giovanissimi, cercando di farli riflettere, con l’aiuto di esperti, sui gravi rischi alla propria salute Tutela quindi non solo dei residenti quali soggetti passivi, ma anche di coloro che vi partecipano. Russo e Fezza, nei loro interventi, hanno rappresentato il fenomeno della diffusione di alcol e droga, che va incontro al tentativo diffuso di superamento di difficoltà personali e sociali, ma in realtà si trasforma progressivamente in una devianza.

I due dirigenti della Polizia di Stato hanno infine illustrato nei dettagli le conseguenze, in termini amministrativi e penali, che derivano dall’uso abituale di sostanze stupefacenti.

Carlo Venturini