Carlo
Ghiozzi*
Il 22 giugno scorso, con tanti trionfalismi, è stato firmato un Protocollo tra Comune, associazioni di
categoria e Prefettura inerente il contrasto alla cosiddetta ‘malamovida’.
Vi si leggono interessanti iniziative di formazione e prevenzione. Peccato che sia rimasto tutto sulla carta e
che si sia realizzato ben poco; per non dire nulla.
Di presidio e controllo del territorio non c’è traccia. Col tramonto la Polizia Municipale cessa – ad eccezione
di qualche pattuglia
impegnata in multe e incidenti – la sua attività.
Le altre forze dell’ordine
girano e
intervengono solo per le emergenze.
Il risultato sono piazze abbandonate a se stesse,
dove – se va bene – vi sono schiamazzi sino a tarda notte e
resti di bottiglie e spazzatura lasciate in terra. Se va male ci scappa la rissa, bottigliate e sangue in terra.
Quando purtroppo non succede di peggio.
Il problema è che (anche) in questa città non si fa prevenzione:
non si controllano e non si allontanano i
soggetti pericolosi.
Non si venga a dire
che non li si individua facilmente. Si vedono benissimo, ma bisogna
che le autorità preposte si prendano l’onere di andarli a dissuadere e se non collaborano fermarli.
Non è possibile
che piazze e quartieri siano ostaggio di gentaccia messa in condizione di fare quello che
vuole.
Tutto questo mentre
sindaco e parlamentari Pd di turno se ne vanno a fare passerelle solidali e a
parlare di insicurezza percepita.
*Il Capogruppo
Lega Salvini Premier
Comune di Livorno