"Lo Stato è complice 14 miliardi in più del 2022"

PONSACCO Una crescita impetuosa e pericolosa."E uno Stato biscazziere e complice, indifferente del profitto fatto sul sangue della gente". Don Armando...

"Lo Stato è complice 14 miliardi in più del 2022"

"Lo Stato è complice 14 miliardi in più del 2022"

Una crescita impetuosa e pericolosa."E uno Stato biscazziere e complice, indifferente del profitto fatto sul sangue della gente". Don Armando Zappolini, direttore della Caritas diocesana di San Miniato, colonna nazionale della battaglia contro il gioco d’azzardo, affonda il morso sui numeri da capogiro che parlano di un giro d’affari di 150 miliardi in Italia, 14 in più dell’anno scorso, tra gratta e vinci, slot, e quant’altro. Un "male" che sta abbracciando sempre di più anche giovani e giovanissimi. "C’è una facilità voluta di accesso al gioco che impedisce il rispetto di qualsiasi regola - sottolinea don Zappolini –. Anche quando è proibito, di fatto, è consentito: i ragazzi accedono con l’account di maggiorenni, anche di genitori: inizia così la loro discesa nella rovina, dentro quel mondo fatto di scommesse, di soldi bruciati, un cammino verso una vincita costellata di sconfitte".

"E ripeto – aggiunge Zappolini – lo Stato è complice della multinazionali del gioco, un legame in nome dei soldi. E l’aspetto più drammatico è che la maggior parte del profitto arriva dai giocatori problematici: la fascia del disagio che di gioco si ammala e si rovina. Gravissimo". Uno scenario devastante che trova appoggio anche nel difficile momento storico: in un tempo di crisi economica come questo, c’è in qualche modo anche "una spinta alla gente nel cercare nella sponda dell’azzardo una soluzione ai propri problemi, peggiorandoli".

"Viviamo in una fase dove da una parte si cerca di nascondere i dati e dall’altra si parla anche di tornare a pubblicizzare l’azzardo – attacca Zappolini –. Si parla di pubblicità sulla maglie dello sport per aiutare il nostro calcio che, a loro dire, è povero. Lo vengono a dire a noi che il calcio è povero? lo dicono a me, che dirigo la Caritas e la povertà vera la tocco con mano? Ci dicono che il gioco legale è anche un deterrente contro quello illegale, in mano alle mafie. Ci dicono tante cose per nascondere una piaga sociale che porta le persone dentro il baratro".

Carlo Baroni