Arretra a settembre la domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti, segnando un -5% (-170 unità) rispetto a settembre 2022, per un totale di 3.250 entrate in programma nel mese. è quanto emerge dall’indaginee del sistema informativo Excelsior realizzata da Unioncamere in collaborazione con Anpal e i dati elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche.Dopo un avvio della stagione estiva favorevole, a settembre trovano quindi conferma le difficoltà già evidenziate nel mese di agosto. Continua ad ampliarsi il divario tra domanda e offerta di lavoro: le difficoltà nel reperimento dei profili richiesti da parte delle aziende pisane arrivano a interessare il 59% delle posizioni lavorative offerte, sette punti percentuali in più rispetto a settembre 2022. Tra le motivazioni espresse dalle imprese la principale resta la mancanza di candidati (40%), cresciuta di otto punti percentuali in un anno, seguita dalla preparazione inadeguata degli stessi (15%) scesa invece di due punti. A settembre la domanda di lavoro del comparto industriale pisano tiene nel suo complesso (+1%; +10 unità), arrivando a domandare 1.300 posizioni lavorative. Resta dinamica la domanda di lavoratori delle costruzioni (+14%; +50 unità), arrivata a 420 unità nel mese, grazie alla spinta proveniente ancora dai bonus fiscalmente agevolati così come dai cantieri attivati dal PNRRPNC. In provincia di Pisa, secondo i dati di Regione Toscana, al 30 giugno 2023 il 90,4% dei progetti PNRRPNC relativi a lavori pubblici finanziati è stato avviato (almeno in fase di progettazione). All’opposto, la domanda del manifatturiero si riduce del -4%, per 40 unità in meno rispetto a un anno fa, attestandosi a 880 ingressi nel mese. Nel terziario, principale comparto per domanda di lavoro con 1.950 entrate programmate nel mese, prosegue la tendenza negativa già rilevata ad agosto segnando un calo del -8% nella richiesta di lavoratori, per 170 unità in meno rispetto allo scorso settembre. Nel comparto, tutti i settori mostrano valori in contrazione: il commercio (-9%; -30 unità), il turismo (-5%; -20 unità), i servizi alle imprese (-9%; -70) e i servizi alle persone (-10%; -60 unità).
Un contratto su due, inoltre, è a tempo determinato ma è forte il ricorso alla somministrazione. Le assunzioni programmate dalle imprese pisane a settembre vedono il ricorso a forme contrattuali stabili per il 25% dei casi, valore superiore di due punti percentuali rispetto a un anno fa e in netto aumento rispetto ai mesi estivi con le attività stagionali. L’offerta di contratti a tempo indeterminato è risultata più elevata anche nel primo trimestre dell’anno, mentre a partire da aprile è sembrata risentire dei primi segnali di rallentamento dell’attività economica e della maggiore richiesta di posizioni lavorative stagionali con contratti a termine. "Il rallentamento dell’economia - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - inizia a mettere in allerta le imprese frenando, di conseguenza, la loro domanda di lavoro in un quadro che continua a segnalare forti criticità nel trovare personale da assumere. Per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro, come Camera continuiamo a lavorare per attuare strategie che promuovano l’incontro domanda-offerta di lavoro. Insieme alla Fondazione ISI e Lucense, parteciperemo nei prossimi giorni al Salone dello Studente che quest’anno si svolge a Carrara Fiere per guidare giovani e famiglie nelle decisioni riguardo agli studi e alle carriere, tenendo conto delle esigenze del nostro sistema produttivo. Inoltre, stiamo ultimando una serie di pubblicazioni che forniranno utili informazioni ai ragazzi che si apprestano a lasciare la scuola media, per affrontare con conoscenza il loro percorso di studio".