
"Keith is back". Con tutta la sua esplosione di colori ed energia. Centosettanta opere, l’ingresso alla mostra che ricostruisce i tunnel della metro di New York. La prima tela per Haring, là dove tutto ha avuto inizio. Pisa torna ad accogliere l’arte del papà di "Tuttomondo". L’esposizione di Palazzo Blu, visitabile da ieri (nel primo weekend apertura straordinaria fino alle 22 con biglietto ridotto), è l’ideale proseguimento del murale pisano. Ultima e più grande opera pubblica dell’artista scomparso pochi mesi dopo la sua realizzazione. Era il giugno del 1989, Keith Haring morì il 16 febbraio del 1991. E dietro quegli omini, quei disegni colorati dal contorno in grassetto, non ci sono solo messaggi universali ma anche due sentimenti opposti: "gioia, vitalità e, allo stesso tempo, tristezza. Questa mostra è un’occasione per tornare a vedere il murale con occhi diversi". Lo ha detto la curatrice della mostra Kaoru Yanase, chief curator della Nakamura Keith Haring Collection, la collezione personale di Kazuo Nakamura, che si trova nel museo dedicato all’artista, in Giappone. L’esposizione – realizzata dalla Fondazione Pisa con MondoMostre – è un viaggio emozionante: si possono ammirare i primi lavori di Haring, molte serie complete, disegni, sculture e grandi opere su tela. L’intera carriera artistica di Haring e l’ampia gamma di tecniche espressive che Haring amava utilizzare – pittura, disegno, scultura, video, murales, arte pubblica e commerciale – sono tutte rappresentate dentro Palazzo Blu. Nove sezioni di cui una dedicata all’avventura pisana, l’amicizia dopo l’incontro con Piergiorgio Castellani, e il lavoro corale per la realizzazione del murale sulla parete del Convento di Sant’Antonio.
"Una visione globale e un allestimento di straordinario impatto": con queste parole ha presentato la mostra l’avvocato Stefano Del Corso, presidente della Fondazionale Pisa. "In 11 anni sono passati da Palazzo Blu molte delle grandi figure della pittura del Novecento, nessuna di queste ha però lavorato nella nostra città, nè vi ha lasciato opere importanti – così Cosimo Bracci Torsi, presidente della Commissione attività culturali – nei prossimi mesi Palazzo Blu organizzerà incontri, iniziative sulla pittura di strada, la mostra sarà un grande evento che coinvolge la città". A salutare il ritorno di Keith Haring a Pisa anche il sindaco Michele Conti: "A vederlo oggi, con i colori ispirati dagli edifici dei lungarni pisani, l’inconfondibile codice visuale e la danza gioiosa delle figure, si stenta a credere che ’Tuttomondo’ abbia compiuto oltre trent’anni. Invece tanti ne sono passati, da quando Haring realizzò il celebre murale che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la nostra città. Sono certo che i pisani sapranno ricambiare questo grande affetto precipitandosi numerosi a vedere le opere di Keith Haring arrivate dal Giappone, per tributare il giusto omaggio a uno dei padri della street art e uno degli artisti più apprezzati della contemporaneità in tutto il mondo".
Info mostra: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19, sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 20. Biglietti:intero 12, ridotto 10, giovani 6 (dai 6 ai 17 anni), scuole 5
, gratuito 0-6 anni non compiuti, disabili.
Francesca Bianchi