REDAZIONE PISA

Lacrime e sorrisi per Leonardo: "Hai lasciato qualcosa di speciale. Vivrai sempre nei nostri ricordi"

Cerimonia spontanea al liceo Buonarroti per il 16enne morto nello scontro con Jacopo Gambini. Il compagno di scuola : "Ci teniamo che passi questo messaggio: non stavano facendo sfide" .

Il momento di condivisione e raccoglimento al liceo Buonarroti per la morte di Leonardo Renzoni (. foto Del Punta

Il momento di condivisione e raccoglimento al liceo Buonarroti per la morte di Leonardo Renzoni (. foto Del Punta

di Antonia Casini

Non è un’uscita come un’altra. Leonardo non c’è più e i suoi compagni e altri ragazzi che "se la sono sentita" si radunano nel piazzale della scuola, il liceo Buonarroti di Pisa. Si mettono quasi in cerchio, le facce pulite e tristi. Si abbracciano, si stringono la mano. Trasmettono semplicità e pulizia. Un primo saluto di un ragazzo, poi è una compagna di classe a leggere un messaggio. Doppia tragedia in moto, dove hanno perso la vita Jacopo Gambini, 17 anni, e Leonardo Renzoni, 16, che appunto frequentava il liceo scientifico. È il giorno del dolore a scuola. La direzione dell’istituto, con il preside Alessandro Salerni e i docenti, ha assecondato il momento di raccoglimento spontaneo dei giovanissimi.

"Ansia, paure e false speranze – afferma la ragazza al microfono parlando dei giorni trascorsi – Vivrai sempre tra noi nei meravigliosi ricordi che ci hai donato. È per questo che siamo qui insieme, per ricordare Leo. Non è facile trovare le parole giuste quando si perde una persona che ha lasciato in ognuno di noi qualcosa di speciale". Quindi elenca "momenti semplici ma profondi in cui si parlava con il cuore aperto", come "le conversazioni notturne sull’amore". Lui "riusciva sempre a trasmettere leggerezza". Poi le risate che "trasformavano anche le ore più difficili in indimenticabili". La sera prima dell’esame di fisica. "Abbiamo passato il tempo a parlare insieme a sostenerci a vicenda. Il giorno dopo la gioia di averlo superato. Non era solo un esame, era la prova che insieme si poteva affrontare tutto". E ancora tante piccole situazioni, come quando "si mise a fare i versi di animali nel bosco, una scena surreale", "la casa sull’albero", le cene e le interrogazioni. "Risate e complicità". "Un compagno, un amico. I ricordi che ci ha lasciato restano vivi. Grazie".

Alla fine del minuto di silenzio, i suoi professori spiegano che all’inizio hanno "affrontato il dolore insieme, per poi lasciare spazio a ognuno. A questa età è importante. Leonardo era un bimbo perbene, sereno". Mentre parliamo con loro, si avvicina un ragazzo, si vede che ha bisogno di dire qualcosa: "Ci teniamo che passi un messaggio. Le cavolate si fanno tutti a questa età, ma non c’erano sfide in corso".