Ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, collezioni, biblioteche, parchi, giardini e borghi. Sabato 25 e domenica 26 torna l’appuntamento con le "Giornate Fai di Primavera", il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un evento che coinvolgerà anche le bellezze (spesso nascoste) del territorio pisano. Anche in questa 31esima edizione, la manifestazione di punta del Fai– Fondo per l’Ambiente Italiano offrirà l’opportunità di scoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi, orari e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). Ecco le aperture di Pisa. Sarà possibile visitare la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa, nella chiesa di San Paolo all’Orto, che ospita le raccolte museali composte da due nuclei: pregevoli repliche in gesso di scultura greca e romana (Gipsoteca) e centinaia di manufatti originali d’arte preistorica, minoico-micenea, etrusca, greca, magnogreca, romana e tardoantica (Antiquarium).
Per le Giornate Fai, anche una selezione di pezzi significativi dell’Antiquarium, come vasellame dipinto, scultura in marmo e statuette votive in terracotta, viene eccezionalmente esposta al pubblico. Altra tappa: le Collezioni Egittologiche "Edda Bresciani" dell’Università di Pisa (prenotazione obbligatoria) di via San Frediano composte da oggetti provenienti dall’area dell’antica Nubia, in larga parte frutto degli scavi effettuati sotto il patrocinio dell’ateneo. Sarà anche l’ultima opportunità per poter ammirare la mostra "Dall’Egitto a Pisa: Gaetano Rosellini e le sue collezioni": i tre preziosi reperti, in prestito dall’Opera della Primaziale Pisana alla quale furono donati da Gaetano Rosellini nel 1830, saranno esposti fino al 30 aprile. Aperte al pubblico saranno anche le cappelle nell’ospizio dei Certosini, presenti nell’Istituto delle Suore di San Giuseppe di Chambery. I visitatori, accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni classi IV AT e BT dell’ISS Pacinotti di Pisa, scopriranno due cappelle molto diverse e significative: una attestata già a fine Seicento e l’altra fatta costruire dalle suore nel 1923. Le cappelle solitamente sono chiuse al pubblico, perché l’Istituto San Giuseppe oggi è un pensionato universitario e sede occasionale di gruppi di riflessione e preghiera. La visita comprenderà il giardino, un caratteristico giardino nascosto non visibile dall’esterno e le due cappelle che, nella loro diversità, testimoniano la lunga storia di questo antico complesso. Solo domenica 26 porte aperte all’impianto Eolico Edison a Santa Luce (prenotazione obbligatoria: per le Giornate Fai di Primavera, grazie a due guide Edison, i visitatori, muniti di caschetto che verrà loro fornito, potranno scoprire il funzionamento degli aerogeneratori e visitarli anche all’interno.
Francesca Bianchi