La prima del Verdi. Applausi e spettacolo fra eleganza e vip. Successo "Chénier"

Il campione di ciclismo Bettini, l’attrice Bargigli e tante autorità. Fiorini (presidente Fondazione): "Una grande festa per la città".

Con una grandiosa prémiere dell’Andrea Chénier di Umberto Giordano il Teatro Verdi ha inaugurato venerdì sera la Stagione artistica che per tradizione inizia proprio con quella operistica. L’inno d’Italia, suonato dall’Orchestra Filarmonia Veneta con il pisano Francesco Pasqualetti sul podio (poi impegnati in oltre due ore di Andrea Chénier), ha solennemente dato inizio alla serata e alle emozioni che fino all’ultimo si sono susseguite. Pienone da prémiere in platea e nei palchi, con il Palco Reale e l’intero teatro addobbati con piante, fiori e non solo; nuovi ed eleganti cornici e specchiere donate dalla rinomata bottega artigiana Padrevecchi adornano Foyer e Reale mentre tra le eleganti e più apprezzate novità introdotte nella serata inaugurale anche l’esperienza sensoriale con le essenze al cachemire nei profumatori donati da Erbario Toscano.

Invitate e presenti all’apertura di Stagione autorità e istituzioni. Nel Palco Reale con il presidente Diego Fiorini sedevano Patrizia Paoletti Tangheroni, fino a luglio alla guida del Verdi, il sindaco Michele Conti, l’assessore alla Cultura Filippo Bedini, la rettrice Sabina Nuti, il direttore della Scuola Normale Luigi Ambrosio, il prorettore Unipi Giuseppe Iannaccone, la professoressa Lucia Calvosa, l’assessore Massimo Dringoli. Presenti anche altri membri della giunta cittadina, gli assessori Frida Scarpa, Riccardo Buscemi, Gabriella Porcaro, e il presidente e il segretario generale della Fondazione Pisa Stefano Del Corso e Donato Trenta.

Nei palchi anche il campione mondiale di ciclismo Paolo Bettini e l’attrice Marianella Bargigli. Oggi, alle 15.30 in scena la seconda recita con Federica Vitali nel ruolo di Maddalena e Kim Gangsoon in quello di Gérard. "È stata la grande festa della città – commenta il presidente della Fondazione Teatro di Pisa Diego Fiorini -: il teatro e le sue maestranze hanno lavorato per creare un grande evento. Si respirava un’aria di festa".