La più bella Margherita della piazza Bimba di 8 anni conquista la Torre

La piccola sulla sedia a rotelle è stata portata sulle spalle nello zaino da babbo Junio fino in cima "Le barriere si superano con volontà e sostegno". La protagonista: "Non mi aspettavo così tanta gente"

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di Antonia Casini

"Abbraccia babbo". La Torre oggi è ancora più bella. Il monumento sono loro: Junio che porta sulle spalle, in uno zaino, sua figlia Margherita. Due codine castane e un sorriso che dice tante parole fanno capolino dalla schiena del padre. Si parte con il supporto di Francesca Badalassi, neuropsicomotricista dell’Asl! La salita è un attimo. Uno scalino dopo l’altro, la voglia di raggiungere la cima è tanta. Mesi di preparazione, allenamento e organizzazione. Poi l’emozione mette le ali. Ad accompagnare la piccola di 8 anni, che è sulla sedia a rotelle, sua mamma Roberta, i suoi compagni di scuola, la Damiano Chiesa, il personale dell’Opera della primaziale, il sindaco Michele Conti e l’assessore Sandra Munno. Per i 297 scalini la gioia, soprattutto dei più piccoli, è continua. Riporta il silenzio solo Roberta che scherza: "Ora chiedo le tabelline in ordine sparso". L’arrivo. Margherita suona le campane. "Matteo (nel suo Vangelo, ndr) scrive che ‘la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo’. Questa è una frase che a mia figlia è piaciuta molto. Le piace sentirsi pietra d’angolo e apripista", perché – lo dice sempre Junio – "Non ci sono barriere che non si possono superare con il giusto ambiente, in questo caso l’Opa e tante persone di volontà". "Abbiamo voluto stimolare l’accessibilità che, per le persone comuni significa per esempio non parcheggiare nei posti per le persone disabili. Se tutti andiamo nella stessa direzione, la città sarà più rispettosa", commenta Roberta Ottaviani.

Margherita si affaccia ed esplode un boato. Applausi e il suo nome viene ripetuto da tutti. Sotto, ad aspettarla, ci sono tanti volontari. Le Misericordie pisane, l’arciconfraternita di Pisa, la Pubblica assistenza, la Croce Rossa, una rappresentanza del Gioco del Ponte; i vigili del fuoco, Franceschino (di Vai oltre ciò che vedi) con Andrea Bertolini e Simona Ciappei di Sottoilpalcoanchio, il progetto Insiemepersognare. Il Piova regala alla bimba la maglia del Pisa calcio. Ad attendere la discesa anche tanti pisani. Margherita abbraccia suo padre, ma la città abbraccia Margherita. E c’è anche la volontà politica. "Un bel messaggio che parte forte e chiaro dalla nostra città, da un monumento iconico conosciuto in tutto il mondo, per ricordare a tutti noi di impegnarsi al massimo per costruire un mondo sempre più accessibile e con sempre meno barriere. Ogni limite può essere superato con impegno, collaborazione, volontà e amore. E noi siamo e saremo al loro fianco", afferma Conti. "La forza dell’amore abbatte tutte le barriere – ha aggiunto l’assessore Munno -, credo che in questo breve ma intenso concetto si riassuma il senso di questa iniziativa, ma non il senso di questo gesto, che va ben oltre la giornata. Ringrazio Margherita che non ha smesso di sognare, come è giusto che sia alla sua età, il signor Caselli, perché ha deciso di mettersi in gioco e chi glielo ha permesso".