La partita applaudita: "Qui il calcio è un gioco"

Sfida giovanile fra Porta a Lucca e Madonna dell’Acqua all’insegna del fair play. Sugli spalti si può solo fare il tifo a favore. L’assessore Scarpa: "Bel progetto" .

La partita applaudita: "Qui il calcio è un gioco"

La partita applaudita: "Qui il calcio è un gioco"

La "partita applaudita" fa tappa a Pisa. Ieri infatti, al campo sportivo "I Passi", una sfida di calcio giovanile tra società storiche cittadine, quali Porta a Lucca 1970 e Asd Madonna dell’Acqua, si è giocata all’insegna del fair play. Genitori, pubblico, parenti e amici, hanno espresso le loro emozioni soltanto attraverso l’applauso nel corso del match, per promuovere uno spirito sportivo sano e un tifo positivo che possa sostenere gli atleti. Massimiliano Romano, cofondatore di Calcio Fair Play Toscana, ha spiegato così l’iniziativa: "L’obiettivo che ci poniamo è far vivere gli impianti sportivi come un gioco e un divertimento – dichiara Romano -. Non vogliamo vedere più scene in cui gli arbitri vengono inseguiti, offesi o picchiati. L’iniziativa ricalca ciò che, per la federcalcio inglese, è ormai una consuetudine. I genitori e i tifosi sono stati chiamati solo ad applaudire. L’idea è di far capire che questo è un momento di gioco e divertimento. Questa è la nostra intenzione". Dello stesso avviso Simone Talamucci, tecnico del Porta a Lucca: "Si gioca, si vince e si perde. Fa parte della vita, poi ci si stringe la mano a fine partita. E’ questo il senso dello sport".

L’evento ha visto la presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, dal Comune di Pisa con l’assessore Frida Scarpa, passando per il comitato regionale dell’Aia Toscana e ai responsabili dell’attività di base della federazione. Proprio l’assessore Scarpa ha preso a cuore l’iniziativa per l’amministrazione pisana: "Ci teniamo molto a questo progetto – spiega Scarpa -. Crediamo fermamente che sia importante portare avanti i valori del fair play nell’interesse dei nostri ragazzi e dei nostri figli. Lo sport passa proprio da questo". Andrea Vaglini e Francesco Cesari, presidente e vicepresidente di Calcio Fair Play, sono entusiasti della presenza di pubblico: "I genitori hanno fatto la storia, questa manifestazione e format è una prima volta in Italia e la Toscana è fautrice di questa iniziativa. Dopo Firenze è stata fatta la storia anche a Pisa". Tra i genitori grande comunione di intenti. Gabriele Giulivi, padre di uno dei giocatori in campo, questo è un messaggio prezioso: "Dev’esserci un forte messaggio per tutti quanti – commenta Giulivi -. Dobbiamo cercare di sforzarci per i nostri ragazzi perché purtroppo la tranquillità e la serenità degli spalti a volte non c’è e bisogna metterla al primo posto. I ragazzi non devono vivere con pressione, lo sport è crescita". Gli fa eco un altro genitore, Francesco Froli: "Dovrebbe essere una cosa naturale, mentre oggi invece è diventata un’eccezionalità – ammette Froli -. Purtroppo capita di sentire sempre più spesso situazioni spiacevoli che nello sport non dovrebbero esistere. La nostra priorità è far divertire i nostri figli, perché si allenino, stiano in mezzo agli amici ed escano di casa invece di essere schiavi dei dispositivi elettronici". Dopo la partita anche una sorta di ’terzo tempo’, con un rinfresco e grandi abbracci.