REDAZIONE PISA

La denuncia del circolo ‘Turini’: "Un rigassificatore a La Vettola"

Daniele Iannello: "Progetto scoperto dal sito della Regione: l’impianto di Lusochimica in via Livornese. Vicino a quello di produzione dell’azienda". Ma fonti vicino all’azienda: progetto annullato. Non ce n’è bisogno.

La denuncia del circolo ‘Turini’: "Un rigassificatore a La Vettola"

La denuncia del circolo ‘Turini’: "Un rigassificatore a La Vettola"

"La Lusochimica (gruppo Menarini) vorrebbe installare un impianto di stoccaggio e rigassificazione di Gas Naturale liquefatto (Lng) a La Vettola, presso il suo impianto di produzione di prodotti farmaceutici in via Livornese 897". È la denuncia che arriva dal Circolo Rifondazione Comunista "L. Turini" di Porta a Mare, La Vettola, San Piero. Secondo quanto appreso da fonti vicino all’azienda, però, il progetto non verrà realizzato. L’idea del rigassificatore, infatti, era sorta nel picco di crisi sull’energia e l’azienda aveva fatto richiesta al Comune di Pisa per installare un piccolo impianto per dare continuità energetica allo stabilimento. L’impianto avrebbe avuto la dimensione di un container, poi però, si apprende sempre dalle stesse fonti, non c’è stato bisogno di dare seguito al progetto. "Abbiamo scoperto – aveva denunciato ieri mattina Daniele Iannello, segretario del circolo – che l’azienda aveva richiesto diversi mesi fa agli enti competenti le autorizzazioni per realizzare questo impianto: riteniamo che occorra chiarire immediatamente in base a quali presunte necessità l’azienda lo intenda realizzare, e quali ne siano le dimensioni e funzioni". La comunicazione è stata data tramite il sito della Regione Toscana e pubblicata in data 10 marzo 2023. Si sarebbe trattato, si legge dalle carte, di un avvio di procedimento per l’installazione di un nuovo serbatoio di stoccaggio gas naturale liquefatto (GNL) da 25 metri cubi dotato di un sistema di vaporizzazione atmosferico che permette la trasformazione del gas dallo stato liquefatto a quello aeriforme. "Come mai la cittadinanza – chiede Iannello -, a partire da chi vive e lavora in quel quartiere, non è mai stata informata di questo progetto? Vogliamo capire se ancora una volta siamo davanti a un rilevante intervento a esclusivo interesse privato che scarica però i suoi impatti sulle spalle di un quartiere che, prima del centrosinistra e ora dal centrodestra, è stato completamente abbandonato". Il quartiere già nel passato aveva promosso petizioni e mobilitazioni per problemi provenienti da un sito industriale posto nel centro del paese. "Sarebbe ancora più grave – continua la denuncia del partito della sinistra radicale -, se fosse stato dato un immediato via libera alla richiesta di un soggetto industriale senza nessun confronto con la cittadinanza".

Enrico Mattia Del Punta