Incendio del Monte Serra, le Pubbliche Assistenze: "Pronte a costituirci parte civile"

Dopo l'arresto del presunto piromane parla il presidente Dimitri Bettini

L'incendio sul Monte Serra

L'incendio sul Monte Serra

Pisa, 21 dicembre 2018 - «Valuteremo l’opzione di costituirci parte civile qualora si arrivi a processo nei confronti del presunto responsabile». E’ il presidente delle Pubbliche assistenze toscane, Dimitri Bettini a illustrare la decisione che la direzione di Anpas Toscana ha preso all’indomani dell’annuncio del fermo di indiziato di reato a carico di quello che le forze dell’ordine ritengono essere il presunto responsabile del rogo di Calci.

«Restiamo sempre convinti – ha detto Bettini – del fatto che si è innocenti fino a prova contraria. E per questo sarà la magistratura ad accertare se il fermato abbia o meno responsabilità dirette nel fatto. Ma riteniamo anche che sia necessario tutelare l’immagine dei volontari, di tutti i volontari che ogni giorno si mettono in gioco nell’antincendio boschivo e, per quanto riguarda le pubbliche assistenze anche nel soccorso sanitario, nei servizi sociali, nella protezione civile» Nel rogo del Monte Serra, sono andati in fumo oltre mille ettari di bosco, e 700 persone sono state evacuate. Il danno ambientale è incalcolabile.

«Penso ai nostri volontari – ha aggiunto Bettini – che sono corsi immediatamente sul posto e hanno messo in gioco anche la loro vita per spegnere le fiamme. E’ per tutelare questa onorabilità, il cuore dei volontari, che abbiamo preso questa decisione. E sarà una pratica che, valutando caso per caso, osserveremo anche per il futuro, quando ci saranno episodi che mettono a rischio l’integrità dei nostri valori. Per chiudere voglio sgombrare il campo da ogni possibile frainteso. Avremmo deciso in tal senso anche se il presunto responsabile appartenesse al nostro movimento».