
Il lancio della bottiglia
Pisa, 11 maggio 2019 - Il video diventato virale sulle pagine Facebook pisane: il sindaco Conti prova a rompere la bottiglia per inaugurare le porte vinciane, che mettono in comunicazione l'Arno con il canale dei Navicelli a Pisa. Ma, come la mitica contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare di fantozziana memoria, la bottiglia non si rompe. E alla fine viene stappata e versata in mare. Sconsigliato ai superstiziosi.
A parte il divertente e un po' imbarazzante episodio, è stata una festa per Pisa, la riapertura dell'Incile che, dopo 76 anni, permette nuovamente di collegare l'Arno al canale dei Navicelli, ripristinando la completa navigabilità dal centro di Pisa al Porto di Livorno. L'opera che rientra tra le compensazioni a favore del territorio in seguito alla realizzazione del rigassificatore off shore di Olt al largo della costa toscana, è stata interamente finanziata dalla società e costata 6,7 milioni di euro.
Il canale dei Navicelli, che attraversava il quartiere pisano di Porta a Mare per dirigersi poi lungo l'Aurelia verso Livorno fino alla Fortezza Vecchia, fu realizzato nel 1600 al tempo di Cosimo I de' Medici, in origine per collegare efficacemente il porto labronico con Firenze e l'entroterra toscano attraverso la via fluviale dell'Arno. Dal 1943 ad oggi il collegamento dei Navicelli con l'Arno non è stato più riaperto.
"Questo ricongiungimento - spiega il sindaco Michele Conti - ristabilisce il rapporto originario fra la città e il mare, attraverso il suo fiume e le sue antiche vie d'acqua".
"Crediamo fortemente - ha aggiunto Alessandro Fino, ad di Olt - nel ruolo sociale che un'azienda deve svolgere sul territorio e siamo impegnati proprio a fornire il nostro apporto a iniziative come la riapertura del canale Incile, che tanto potranno rappresentare come valore socio-economico per il territorio stesso".
Si tratta di un'opera, ha sottolineato Salvatore Pisano, amministratore unico della Navicelli, la municipalizzata pisana che gestisce il canale omonimo e la transitabilità attraverso l'incile, "che ha sicuramente ricadute importanti per lo sviluppo della nautica, ma che getta anche le basi per lo sviluppo di un progetto di valenza turistica, con l'obiettivo ambizioso di contribuire a superare il turismo mordi e fuggi e arrivare finalmente a coinvolgere il litorale e i due corsi d'acqua della città: l'Arno e il canale dei Navicelli".