Il tour tardivo di Salvini alla Stazione

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Matteo

Trapani*

Matteo Salvini è venuto a Pisa a fare un giro proprio alla Stazione, cioè nel quartiere più devastato dall’inconsistenza del deputato Edoardo Ziello e del suo fido sindaco Michele Conti. Invece di venire alla stazione a 10 giorni dal voto perché non si è impegnato in questi quattro anni di Governo della Lega pisana affinché si risolvessero i vari problemiche insistono in quel quartiere?

Perché negli anni di governo nazionale, compreso quest’ultimo anno, non ha lavorato per l’interesse di Pisa? Eppure non tutto il male viene per nuocere: Salvini,

infatti, almeno si sarà reso conto di quanto il quartiere della stazione sia ormai degradato, di come sia impossibile viverci, perché ogni giorno vessato da atti violenti.

Ma si sarà reso conto

anche di, come in quel quartiere vi siano ancora molte difficoltà e forti diseguaglianze, di come siano state annullate tutte le iniziative di inclusione che erano state messe in atto precedentemente.

E infine si sarà reso conto che la riqualificazione dell’intera zona sia stata tenuta bloccata per tre anni per fare iniziare i cantieri solo a pochi mesi

dalle elezioni e come il grido delle associazioni di categoria e delle altre associazioni sia rimasto per anni inascoltato dalla Giunta a trazione

leghista e di come quelle promesse fatte quattro anni fa, che hanno portato proprio la Lega e Ziello e Ceccardi a governare a Pisa, siano oggi rimaste lettera morta.

L’arrivo di Salvini, l’uomo più in declino in questi ultimi mesi, peso ormai di tutto il centro destra, con a fianco

il sindaco Conti e qualche decina di militanti con tanto

di cartelloni leghisti

e sul suolo pubblico, è il chiaro segnale di quanto la destra,

sia a livello locale che a nazionale, abbia ormai abbandonato la città.

*Capogruppo Pd

in consiglio comunale,

Pisa