
L'autore del libro, il professor Miniaci
Pisa, 10 maggio - “Il tesoro perduto della regina Ahotep” (Carocci editore) a Pisa. Il libro del professor Gianluca Miniaci sarà presentato alla libreria di Corso Italia il 14 maggio. Il prof Miniaci dirige il team di Egittologia del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Un volume che, dopo due mesi, è alla prima ristampa. Tra quest'anno e il prossimo si celebrerà il bicentenario della prima cattedra di egittologia al mondo a Pisa. “Al momento stiamo facendo delle ricerche di archivio per scoprire la data esatta della prima lezione al mondo di egittologia, tenuta qua a Pisa da Ippolito Rosellini nel 1825-26”, spiega il docente.
Il libro è stato costruito come un film, cinematograficamente con due grosse storie che si intrecciano, da una parte c’è l’antico Egitto in un periodo particolarmente difficile della sua storia, quasi drammatico, una sorta di sliding doors, in cui l’Egitto come lo conosciamo oggi sarebbe potuto non esistere affatto e dall’altra parte l’Egitto moderno dell’Ottocento che sembra essere una sorta di far-west dell’archeologia, popolato da varie figure, avventurieri, diplomatici, commercianti, esploratori e studiosi di diverso rango, che sgomitano per trovare fama, ricchezza e fonti per i loro studi dopo che Champollion aveva crackato il codice e spinto l’interesse delle genti europee verso l’antico Egitto.
Questi due mondi sono legati da due figure, quella della regina Ahhotep e quella del cosiddetto padre dell’archeologia egiziana, Auguste Mariette, che è colui al quale si attribuisce la scoperta del sarcofago della regina a Luxor nel 1859 e il tesoro che ne era contenuto al suo interno.