"Il Mase sia parte civile". I parlamentari della Lega scrivono al ministro dell’Ambiente

I parlamentari toscani della Lega chiedono al ministro Gilberto Pichetto Fratin di costituirsi parte civile nell'inchiesta sul traffico illecito di rifiuti a Pisa, coinvolgendo la 'ndrangheta.

"Il Mase sia parte civile". I parlamentari della Lega scrivono al ministro dell’Ambiente

"Il Mase sia parte civile". I parlamentari della Lega scrivono al ministro dell’Ambiente

"Il Mase si costituisca".

I parlamentari toscani della Lega hanno scritto una lettera al ministro Gilberto Pichetto Fratin per richiamarne l’attenzione sull’inchiesta per traffico illecito di rifiuti di cui si è aperta l’udienza preliminare a Firenze con 24 imputati, chiedendogli che il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sia parte civile. Il procedimento riguarda l’inchiesta della Dda di Firenze "sullo smaltimento di scarti di lavorazione industriale, come il keu delle concerie di Santa Croce – spiega una nota – e sul coinvolgimento di aziende riconducibili alla ‘ndrangheta". "Dalle indagini è emersa una grave problematica ambientale legata all’uso illegittimo di rifiuti prodotti dal sistema di depurazione degli scarti di conceria con seri rischi per la salute pubblica", scrivono, e "siamo preoccupati dall’ipotesi, che il ministero dell’ambiente non si costituisca nel processo". La lettera è firmata dai parlamentari eletti in Toscana col Carroccio, Andrea Barabotti, Elisa Montemagni, Tiziana Nisini, Edoardo Ziello, Claudio Borghi e Manfredi Potenti. "Crediamo che la presenza del Ministero sia un tangibile segnale di vicinanza alle comunità locali che hanno subìto danni - proseguono -, senza dimenticare la ferma azione di contrasto nei confrontidi organizzazioni come la ‘ndrangheta".

C. B.