Presidio di Potere al Popolo davanti all’ingresso dell’aeroporto Galilei contro la bozza Enac del Piano nazionale degli aeroporti che definisce strategico l’aeroporto di Firenze, ma non quello di Pisa. Un "Declassamento" contro cui Pap si oppone, rilanciando "il ritorno del pubblico nella cabina di regia di Toscana Aeroporti, attraverso indennizzi simbolici agli attuali azionisti privati, liberando così l’intera comunità da chi vuole massimizzare i profitti sulla pelle dei lavoratori". "L’aeroporto dopo il Covid ha aumentato sia il flusso di passeggeri – spiega Mauro Solida, portavoce di Potere al Popolo Pisa – sia la sua capacità produttiva e come risposta; invece, si vuole declassare il Galilei in nome di strumentalizzazioni politiche. Come scusa – continua Solida – parlano di vincoli dovuti all’aeroporto militare. Allora si chiuda l’aeroporto militare che è mero strumento di morte. È indispensabile che il sistema aeroportuale torni in mano pubblica, se continua a rimanere in mano a squali privati che vogliono solo fare profitti, non si svilupperà mai un sistema strategico. Il tutto si somma al problema dell’ulteriore precarizzazione dei lavoratori settore Handling che vivono questa situazione paradossale". Presente all’iniziativa Paola Marchi, Usb Lavoro Privato: "Il trasporto aereo vale il 3,4 %del pil. La privatizzazione dello scalo pisano, avvenuta per colpa di amministratori locali, che per rispettare le indicazioni imposte dall’Unione Europea, hanno ceduto la maggioranza delle quote a speculatori internazionali, è la madre di tutti gli errori. Dopo il 2015, - sottolinea sempre Marchi - non c’è stato nessun tipo di sviluppo né quantitativo né qualitativo. Qui a Pisa dopo la ripresa del Covid, non abbiamo più collegamenti con i grandi hub né italiani né esteri, abbiamo perso grandi compagnie come Turkish Airlines o Qatar Airways e lavoriamo solo con Ryanair. Essere aeroporto strategico – aggiunge la rappresentante Usb - non è un fiorellino che ti metti alla giacca, ma è fondamentale per accedere ai finanziamenti che permettono uno sviluppo dello stesso aeroporto". Enrico Mattia Del Punta