
di Enrico Mattia Del Punta
Pisa
Consegna dei "Bollini blu" a sostegno delle persone con disturbo dello spettro autistico. Ieri mattina l’assessore con deleghe alla disabilità, Sandra Munno ha consegnato a Luca Ravagni, titolare dell’attività Il Birillo a Marina di Pisa, il bollino, simbolo di riconoscimento da apporre fuori dei negozi per supportare genitori e caregivers delle persone affette da Asd durante gli acquisti. Consegnato nella giornata il bollino anche a Mr. Party e Co in via Fiorentina. "Nelle prossime settimane consegneremo anche alle attività del centro che hanno aderito – spiega l’assessore Munno –. Il progetto è dedicato agli esercizi commerciali al dettaglio, ma l’augurio è che questo percorso si estenda anche alle altre attività". Le persone con Asd dimostrano difficoltà nel sostenere lo stress derivante dall’attesa e questo la maggior parte delle volte si traduce nell’impossibilità di poter svolgere una vita normale. Per questo è nato il progetto "Bollino blu" promosso il Comune di Pisa ha promosso insieme all’Ainsped, l’Associazione di categoria italiana per Pedagogisti e Educatori, in collaborazioni con le attività commerciali. "La distribuzione di un simbolo di riconoscimento da apporre fuori dei negozi – continua Munno – rappresenta un semplice gesto di accoglienza ma con un grande significato: in quella particolare attività commerciale è possibile chiedere piccoli accorgimenti per semplificare la vita alle persone con disturbo dello spettro autistico". "Da anni abbiamo la massima sensibilità su tutte le disabilità – commenta Luca Ravagni, presidente Confcommercio del litorale pisano e titolare del "Il birillo" – siamo stati i primi a mettere la rampa per i disabili, e la vicinanza con la Stella Maris, che ha portato tanti bimbi a frequentare il litorale, ha fatto si che la nostra sensibilità si sia tramutata in iniziative concrete. Quando arrivano bimbi o persone con Asd, saranno serviti subito, abbassiamo la radio, o le luci". All’affissione del "Bollino blu" presente anche il pediatra in pensione Massimo Soldateschi: "E’ importante parlare di diagnosi precoce che riduce la condizione se viene intrapreso un percorso abilitante. Purtroppo esiste una fascia d’ombra, dove le famiglie tendono a vivere questa condizioni dei figli".