
L'arte dietro ai Populalma
Pisa, 29 aprile 2022 - A quattro anni dall’uscita del loro primo disco “Cantu Forti”, il 30 aprile al Lumiere i Populalma presentano il nuovo album Spaccaventu, un progetto che ha due fuochi: i temi sociali che muovono le dinamiche globali e un viaggio introspettivo nel proprio sé che, proprio come il vento, non può essere contenuto. SPACCAVENTU - Spaccaventu è vento che libera i pensieri e spazza via stereotipi e pregiudizi, è quel viaggio intorno al mondo che ti riporta a casa diverso, con una nuova consapevolezza. È il racconto del cambiamento, della voglia di contaminarsi. È una corsa, un brivido che ti scuote. È un viaggio di amore, di vita e di metamorfosi, che spalanca una finestra e ti porta il profumo di una “terra che parla”. Ad aprire le tredici tracce, tutte inedite, è la presentazione di Alberto Cocuzza (ex cantante dello storico gruppo Taberna Mylaensis), legata alla canzone simbolo dell’album “Ventu”, quasi una dichiarazione programmatica del bisogno di mutamento da un periodo molto buio che ha riguardato tutte e tutti. Segue “Janara”, in cui il racconto della trasformazione di una strega ci racconta la potenza emancipatrice femminile e la sua forza inarrestabile. La magia continua con “Scottata”, uno strumentale in bilico tra mondo gitano balcanico, tarantella e mondo greco. A SEGUIRE - A seguire “Taratà”, la prima vera escursione verso il Sudamerica, una terra che ha ospitato il gruppo e a cui i Populalma sono molto legati: anche “Taratà” ci parla della rinascita, ma ricercando stavolta un vento più leggero, piuttosto il piacere di una brezza. Poi c’è la travolgente “Lufranica”, un ricco strumentale a base di tarantella calabrese. “Vatri chi diciti” è un urlo di rabbia contro le imposizioni sociali, tessuto in una cornice musicale di progressioni armoniche insolite. Segue il distico “Avia na vota” e “Caracola”: una pizzica allegra che trasforma lo spaesamento esistenziale di trovarsi lontano da ciò che si considera casa in una favola energica. “Quarantella” è una tarantella di rivincita in pieno stile Populalma, nata durante la prima quarantena. Segue “Curdigliera”, il brano più intimo del disco, una dichiarazione d’amore legata ancora una volta al mondo sudamericano, in cui l’incatenamento dell’amore trova espressione nella maestosa Cordigliera andina. “A terra parra” è un inno alla ricchezza e alla varietà della nostra grande Madre, sempre più a rischio a causa della prepotenza dell’uomo. Chiude il disco “Pizzica mistica”, un viaggio dentro luoghi incerti, che ci lascia sospesi con una domanda a cui ognuno di noi è spinto a dare la propria, personale risposta. PROGETTO - Il nuovo progetto musicale dei Populalma è un’interpretazione originale nel mondo della word music, frutto di un lungo lavoro di ricerca e creazione. È il racconto di una famiglia, della perseveranza nel proseguire e rinnovare sempre di più il suo progetto, proprio come il vento che, dopo un breve riposo, torna a soffiare carico di nuova vita. I Populalma presenteranno il nuovo album in due eventi vicini: 29 aprile al CPA, Firenze; 30 aprile a Lumiere, Pisa. Prevendite disponibili su do it yourself. Venite per scoprire la nuova creazione tanto attesa dei Populalma. M.B.