I senzatetto e l’aiuto della città. Gli "Amici della strada" e Gerardo

Non si può rimanere indifferenti. Facciamo luce sugli "invisibili". La storia di Michele. CLASSE IV A SCUOLA PRIMARIA "NICOLA PISANO", PISA.

I senzatetto e l’aiuto della città. Gli "Amici della strada" e Gerardo

I senzatetto e l’aiuto della città. Gli "Amici della strada" e Gerardo

Sul muro accanto al portone della nostra scuola del centro di Pisa c’è un manifesto degli “Amici della strada” che ci invita a non rimanere indifferenti di fronte alla morte di Velic Krunoslav, conosciuto da tutti come Kruno, un uomo senza fissa dimora che viveva negli spazi pubblici prossimi ai Bagni di Nerone.

Abbiamo invitato Riccardo Giaccari, Presidente di questa associazione e Andrea Forti, volontario, e abbiamo rivolto loro alcune domande.

Chi sono i senzatetto?

"Sono persone, in maggior numero uomini, che per motivi intrinseci o estrinseci, come perdita del lavoro, malattia, divorzio, fallimento, sfratto, guerre, calamità naturali, si sono ritrovati in mezzo a una strada".

Come li aiutate?

"Offriamo loro un pasto caldo preparato dalla parrocchia di Ghezzano, coperte, sacchi a pelo e kit di sopravvivenza. Li andiamo a scovare in tutti gli angoli della città e offriamo loro il calore umano: spesso hanno un forte bisogno di parlare".

Hanno una famiglia?

"Alcuni hanno una famiglia che magari si vergogna di loro o da cui non vogliono farsi vedere".

Si può uscire da questa condizione?

"È molto difficile, spesso bevono per stordirsi e per la paura di subire furti e violenze mentre dormono, o abusano di sostanze stupefacenti, e difficilmente riescono a riacquistare una vita dignitosa, un lavoro e un tetto sotto cui vivere". Dove mangiano e si prendono cura dell’igiene personale e dei propri abiti?

"Ci sono strutture in tutta la città: la sede della Caritas di Porta a Mare, dove ci sono 30 posti letto, in cui, per brevi periodi, possono dormire. La mensa del Cottolengo e della parrocchia di Santo Stefano. Per la cura della salute il distretto di via Saragat".

Cosa possiamo fare per aiutarli? "Quello che state facendo: scrivere una pagina di giornale su questo tema e sensibilizzare l’opinione pubblica. Ma non ci sono solo leassociazioni ad occuparsi di loro. Abbiamo invitato in classe Gerardo Pepino, panettiere argentino, proprietario della panetteria di piazza Sant’Omobono e giornalista della TV argentina. Gerardo aiuta un senzatetto, Michele, che si è trovato in questa condizione per essersi fidato troppo degli altri. Di giorno si rifugia nella panetteria dove Gerardo e i suoi clienti gli offrono da mangiare e da bere, compagnia e affetto. La sera va al cinema e guarda i film fino alla chiusura. Poi prende un treno dove dorme tutta la notte. La mattina al mercato aiuta a scaricare le merci. Gerardo custodisce in una piccola busta tutti gli averi e i documenti di Michele".