I capigruppo di maggioranza del Comune di Cascina intervengono sulla seduta del Consiglio

"Abbiamo assistito a un altro episodio di un atteggiamento di prepotenza istituzionale"

la sala del Consiglio comunale di Cascina

la sala del Consiglio comunale di Cascina

Cascina 28 marzo 2024- I capigruppo di maggioranza del Comune di Cascina intervengono sulla seduta del Consiglio comunale.

A Cascina le minoranze cercano di dettare i tempi del consiglio comunale, senza riuscirci. Nell’ultima seduta si è di nuovo manifestata l’arroganza dei gruppi di opposizione, tutta sulle procedure e mai sul merito degli argomenti. Al termine della discussione e delle votazioni sulle pratiche amministrative, la capogruppo Pd ha chiesto di proseguire il dibattito sui documenti politici nella prosecuzione della seduta, già in calendario per il 4 aprile. La proposta nasceva dall’intenzione di non spezzare il confronto su due giorni, con un Consiglio del tutto dedicato a una mozione e due ordini del giorno. Testi presentati anche dai gruppi di minoranza. La proposta di rinvio è invece stata rigettata dalle opposizioni e, messa ai voti, è stata approvata da 12 consiglieri su 19. Un quorum non sufficiente per la piena approvazione. La maggioranza ha quindi scelto di lasciare l’aula, facendo mancare il numero legale. Questo rinvia la discussione al consiglio di fine aprile, dato che la prosecuzione al 4 aprile non è più possibile, visto che con l’interruzione per mancanza di numero legale la seduta è del tutto sciolta. Abbiamo assistito a un altro episodio di un atteggiamento di prepotenza istituzionale, che segue di pochi giorni l’attacco alla presidenza del consiglio comunale e punta solo a rendere più difficile il lavoro per i cittadini. Non certo a creare un’alternativa amministrativa. Singolare poi leggere una presa di posizione su aspetti procedurali con la firma di tutti i consiglieri di opposizione, visto che alcuni si vedono piuttosto di rado in aula.

I capigruppo di maggioranza Comune di Cascina Marrucci Alessia per Partito Democratico Bibolotti Cristina per La città delle persone Barontini David per il Movimento 5 Stelle