CARLO VENTURINI
Cronaca

Hangar militare da 40 milioni: "A Pisa l’economia di guerra investe oltre il miliardo di euro"

Denuncia di Auletta (Diritti in Comune) e Iannello (Rifondazione): "Poi non si trovano due milioni di euro per rifare le scuole. Scoperto da noi ancora un appalto milionario".

"Con l’hangar da 40 milioni di euro all’aeroporto militare, su Pisa è stato investito un miliardo di euro per la guerra. Ma non si trovano due milioni di euro per rifare le scuole". Daniele Iannello di Rifondazione comunista, assieme al consigliere Francesco Auletta di Una città in Comune, denunciano: "Nella nostra attività di indagine sul sito del Ministero della Difesa sugli investimenti militari su Pisa, abbiamo trovato ancora un appalto milionario per la costruzione di un mega hangar da 40 milioni di euro all’interno dell’aeroporto militare. Una struttura per la manutenzione di due aerei militari che quotidianamente sorvolano la città di Pisa: il C130J capace di movimentare mezzi e truppe e il C27J un mezzo anch’esso utilizzato per movimentare mezzi e truppe". Se si investe così tanto nella militarizzazione, i due esponenti politici, sottolineano che: "Mentre la città vive una costante emergenza abitativa, una crisi del welfare e una carenza di servizi pubblici, il Governo continua a riversare milioni di euro in progetti militari. Fare un elenco completo è sempre più difficile: il progetto dell’Hangar segue a quello di 200 milioni per l’ampliamento di Camp Darby (con il nuovo binario e il ponte girevole sul canale) e i 250 milioni previsti per il primo lotto della base militare al Cisam (per un costo complessivo del progetto di 520 milioni di euro)". La logica conseguenza che Auletta ed Iannello, traggono è che: "La nostra città si sta progressivamente trasformando in un avamposto bellico con sempre più risorse pubbliche destinate all’economia di guerra, mentre i bisogni reali dei cittadini e delle cittadine vengono ignorati. Ogni nuovo progetto della Difesa ci trascina sempre più dentro un clima di guerra globale permanente, ogni aspetto della nostra vita sembra ormai legato alla produzione di sistemi d’arma: dal Rearm Europe alla riconversione di apparati industriali dal civile al militare fino alle politiche dei trasporti con il Military Mobility. La questione è quale tipo di sviluppo vogliamo e quali strategie adottiamo per raggiungere un mondo più equo e sostenibile. Il Governo Meloni, come i precedenti, investe sulla logistica della guerra e in questo senso l’aeroporto militare di Pisa assume sempre più un ruolo centrale nello scacchiere bellico internazionale".

Carlo Venturini