Si apre oggi la nuova tappa della rassegna "Ne parliamo in Sapienza" dal titolo "25 Aprile. Una data, la nostra storia". Organizzata dal Cidic-Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura dell’Università di Pisa, vuole riflettere su una data cruciale per il nostro Paese. Stamani anteprima per le scuole al Lanteri con proiezione del film “Aquile randagie” (cui seguirà il dibattito con il regista Gianni Aureli, il compositore Manfred Giampietro ed Emanuele Rossi della Scuola Sant’Anna), domani alle 11 inaugurazione nel cortile della Sapienza con il Rettore Riccardo Zucchi e i saluti istituzionali. In programma l’intervento del professor Michele Battini e l’apertura di mostre e aule multimediali alla scoperta delle 21 Madri Costituenti, di Sandro Pertini, Partigiani, leggi razziali e della Costituzione.
Nel pomeriggio gli incontri in Aula Magna Nuova sul tema “Il valore della libertà, la forza di resistere”. Due i momenti di riflessione (che verranno trasmessi anche in streaming sul canale Youtube dell’Ateneo e in diretta su Radio Radicale). Il primo (ore 15), "25 Aprile: La nostra storia. Dalla Resistenza alla Costituzione: l’affermazione dei valori della Democrazia", vede la partecipazione di Stefano Caretti, David Cerri, Laura Gnocchi e del giornalista Gad Lerner. Al secondo (17.30) - "25 Aprile: Il nostro presente - Nulla è scontato: impegno e responsabilità per i valori della Democrazia" - parteciperanno Simona Argentieri, il giornalista Aldo Cazzullo, i professori Adriano Fabris ed Eugenio Ripepe. Modera Gianna Fregonara. La giornata si concluderà alle 21, al Teatro Nuovo-Binario Vivo, con lo spettacolo “Il Duce delinquente”, in scena Aldo Cazzullo e Moni Ovadia (ingresso libero con prenotazione al link https:oooh.eventseventoil-duce-delinquente-biglietti-2). “L’iniziativa – commenta il direttore Cidic Saulle Panizza - è espressione della terza missione universitaria. L’evento vuole rafforzare i legami dell’Ateneo con città, territorio e Paese, nonché promuovere una più ampia conoscenza del momento fondativo del nostro ordinamento democratico. Tutto ciò aprendo il Palazzo simbolo dell’Università di Pisa ai cittadini e in particolare ai giovani”. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.