Giovani e sostenibilità Il mantra di Martinelli

Il candidato sindaco al centro. Maccarone: "Penso a una città. più capace di intessere reti. e favorire reale partecipazione"

Migration

Giovani, città sostenibile e una città capace di intessere reti e favorire una reale partecipazioni. Sono le tre declinazioni di futuro che il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Martinelli ha illustrato mercoledì sera al centro Maccarrone nell’incontro promosso dalla coalizione che lo sostiene e di cui fanno parte Pd, Sinistra Italiana, Sinistra civica ecologista e +Europa, con l’obiettivo di allargarla anche a M5S e Terzo Polo (quest’ultima intesa piuttosto in salita visto che ormai l’accordo con il partito di Conte appare in dirittura d’arrivo e che è invece visto come il fumo negli occhi proprio da Azione e Italia Viva). Ieri intanto consiglieri comunali e attivisti pentastellati hanno fatto visita agli ospiti della rsa Villa Isabella portando doni a loro e al personale sanitario per accendere i riflettori "su welfare e lotta alle diseguaglianze sociali ed economiche: servono migliori servizi della Società della Salute e politiche sociali che includano e sostengano le fasce più deboli, creando una ‘piattaforma’ per incrociare il bisogno di assistenza di anziani e disabili con personale impiegabile nell’assistenza quotidiane, previa formazione a carico di Comune o Provincia e che contenga anche offerterichieste di lavoro retribuito e non retribuito da soddisfare mediante percettori di reddito o volontari del servizio civile".

"A Pisa - ha detto invece Martinelli alla platea del Maccarrone - convivono studenti universitari, giovani lavoratori, giovani studenti in età scolastica e giovani neet in dispersione scolastica e lavorativa. Una platea composita che vive contesti e necessità differenti. Giovani minorenni e studenti fuori sede che non votano ma che hanno tutto il diritto di trovare luoghi e spazi di confronto per dire la loro sulla città e il suo futuro. Sono la forza per costruire il futuro di una città che questa amministrazione li ha invece fatti sentire troppo spesso ospiti sopportati nelle nostre piazze, da trattare non col dialogo ma con le idropulitrici per rendersi conto durante la pandemia (pressando il rettore perché riaprisse al più presto l’università) che Pisa senza giovani è senza futuro". Secondo l’ex presidente provinciale delle Acli è anche necessario puntare su "una città che faccia della transizione ecologica il faro delle scelte amministrative: una città sostenibile per 24 ore al giorno e non solo della biciclettata domenicale". Infine, ha chiesto ai partiti che lo sostengono di "disegnare una città policentrica che superi il concetto di centro e periferia e consideri il litorale un quartiere della città da vivere tutto l’anno, rafforzando la relazione tra le università e il tessuto cittadino".

Gab. Mas.