
Luglio cruciale per Toscana Aeroporti, al via il cantiere per l’ampliamento del Terminal, menrtre si chiude la vertenza degli addetti alle pulizie, carico e scarico bagagli dei passeggeri dei due scali di Pisa e Firenze .
Pisa, 24 luglio 2024 – Appalti Handling aeroporti Firenze e Pisa, i quasi 130 addetti passano dal contratto multiservizi a quello del trasporto aereo. Dopo oltre un anno di trattative si è conclusa la vertenza dei lavoratori addetti all’attività di pulizia degli aeromobili, carico e scarico bagagli dagli aeromobili in arrivo e in partenza dagli aeroporti toscani di Firenze e Pisa. È stato trovato dunque l’accordo con Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Trasporti sullo scalo pisano per i circa 100 addetti, tutti assunti dalla cooperativa Cft.
"Una svolta positiva – commenta il segretario generale Filt Cgil Pisa, Fulvio Cacace – che riconosce anni di rivendicazioni dei lavoratori". Dal primo agosto 2024, i lavoratori di Cft impiegati nell’attività a Pisa, infatti, avranno riconosciuto il Contratto nazionale trasporto aereo con un miglioramento non solo economico ma anche normativo, attraverso l’applicazione del contratto di riferimento del settore. "Una battaglia sindacale – continua Cacace – che parte da lontano, quando l’Handling dell’aeroporto fu appaltato a Cft e i contratti furono cambiati in quelli dei multiservizi". Un accordo che, è l’auspicio del sindacalista, "si spera che vada nella direzione di ricostruire la filiera del mondo aeroportuale anche dal punto di vista della carenza di personale. Si sono viste le conseguenze proprio nei giorni scorsi con il maltempo al nord e con il crash informatico mondiale. Ma anche – continua – sulle condizioni dello scalo pisano che è stato trascurato negli ultimi anni". La partita vera e propria, invece, si gioca sulle compagnie aeree: "Le grandi compagnie sono tutte su Firenze - spiega Cacace -, con una politica commerciale che penalizza Pisa, e con tanti di questi voli dirottati sul Galilei perché Peretola non è in grado di gestirli". Una circostanza che quindi creerebbe, secondo quanto raccontato dal sindacalista, un paradosso per cui le grandi compagnie aeree su Peretola atterrano a Pisa e i viaggiatori poi vengono condotti a Firenze con altri mezzi.
L’accordo raggiunto con i sindacati "rappresenta la strada maestra da seguire – commenta invece Massimo Marino, Uil trasporti Toscana -, per tutti i lavoratori del settore, come il comparto security e dei carburanti, così da portare tutti lavoratori sotto il contratto nazionale del trasporto aereo ed evitare il dumping salariale".
Nel frattempo, lunedì si sono viste le prime ruspe in azione che hanno dato il via, come da programma, ai lavori per realizzare il nuovo terminal pisano. Un investimento previsto di circa 70 milioni di euro per un intervento che durerà 27 mesi, al massimo 28. Il cronoprogramma era stato presentato lo scorso 26 giugno nella sede dell’Unione Industriale Pisana. L’intervento si svilupperà in tre fasi per consentire che l’operatività aeroportuale non sia mai intralciata dalle attività di cantiere. Il progetto prevede l’ampliamento della capacità aeroportuale del terminal tra i 6 e i 7 milioni di viaggiatori.
Enrico Mattia Del Punta