
Alessio Bottaini, assistente sociale, pedala da Firenze a Calci per celebrare la vita dopo un grave incidente. Riscatto personale e elogio alla sanità pubblica.
"Essere andato in bici da Firenze a Calci è il mio riscatto, ma anche quello della sanità pubblica, che mi ha salvato la vita". A parlare è Alessio Bottaini, assistente sociale di 38 anni, che ha fatto una pedalata da Firenze fino alla sua Calci per ricordare i dieci anni dall’incidente stradale che gli costò una gamba. "Il 31 agosto 2014 sarei dovuto partire in moto per un viaggio con gli amici, ma a Empoli un’auto mi tagliò la strada e mi ritrovai con un piede sfracellato. A Careggi mi amputarono una gamba. Però mi hanno anche rimesso in piedi e consentito di vivere una vita dignitosa". E da Careggi è partita il 30 agosto la sua biciclettata ‘GiroBòtta’ terminata al parco della Fonderia a Calci il giorno dopo. In un certo senso è stato come recuperare il viaggio che saltò al tempo solo che adesso ci sono molte differenze. "Questo evento è stato un modo per riscattare me stesso - racconta -, dimostrando che posso ancora farcela, ma anche valorizzare il servizio sanitario nazionale. L’eccellente sanità pubblica mi ha salvato la vita, mi ha permesso di camminare nuovamente e coltivare la passione per uno sport e per la vita. Sentire tutte le lamentele, i tagli e le difficoltà dei medici è un problema, per questo dobbiamo tutelare la sanità con tutte le nostre forze". Bottaini spiega inoltre che GiroBòtta non è un’iniziativa organizzata "per continuare la retorica del ‘se ti impegni ce la fai’". Tutt’altro. Andare da Firenze a Calci è stato un modo per dire che dobbiamo allentare le logiche della competitività sportiva: "Non serve arrivare alla meta prima degli altri, ma godersi l’esperienza, scoprire novità lungo la via. In una parola, vivere". "Mi oppongo - sottolinea Bottaini - alla tossicità del voler eccellere a tutti i costi, all’ossessione per la performance. La filosofia ‘girobottiana’ rivendica il sacrosanto diritto alla mediocrità atletica e al ‘fare schifo’". Una filosofia che sembra piacere, come dimostra il fatto che sono arrivate decine di adesioni a GiroBòtta e Alessio punta a renderlo un evento annuale.
Mario Ferrari