REDAZIONE PISA

Fast park a Marina di Pisa "Una struttura inutile" Ma c’è chi paga il ticket "Servivano posti auto"

Il nuovo servizio realizzato dal Comune ha spaccato la comunità. I residenti sul piede di guerra ma c’è chi pensa alla funzionalità.

Fast park a Marina di Pisa "Una struttura inutile" Ma c’è chi paga il ticket "Servivano posti auto"

di Enrico Mattia Del Punta

Pisa

Il parcheggio della discordia, il fast park di Marina di Pisa con vista mare, finito al centro di polemiche è da ieri realtà. Un’inaugurazione avvolta dalle proteste. Sebbene non ci siano state né cerimonie né tagli del nastro, ieri mattina davanti al parcheggio multipiano, infatti, si sono dati appuntamento alcuni residenti per contestare quello che viene definito un vero e proprio "ecomostro".

Il piccolo gruppo – che si aspettava di poter contestare qualche amministratore – ha così appeso sul nuovo parcheggio cartelloni e striscioni: "Alla soprintendenza: grazie del rosmarino" si legge in uno degli slogan che fa riferimento ai vasi con "essenze autoctone" piazzati a barriera "verde" tra il parcheggio e la strada. Una barriera richiesta proprio dall’ufficio preposto alla tutela ambientale, che però "non ci sarà mai – spiega Antonio Ghionzoli, residente e portavoce della piccola protesta -. Per avere una barriera verde ci vorranno almeno dieci anni, ma siamo certi che la struttura non durerà così a lungo". Secondo i contestatori contrari al fast park, infatti, si tratta di un vero e proprio spreco di soldi che verrà distrutto dal libeccio: "Un’opera che non serve, per un investimento non proporzionale ai posti auto guadagnati" aggiunge Ghionzoli. Il costo della struttura è stato di 1,4 milioni (fondi della regione) per un totale di 120 posti auto, comprese le 2 postazioni di ricarica per macchine elettriche, i 5 posti auto per disabili, oltre a stalli per moto e biciclette. "La soprintendenza per modifiche alle case, chiede di rispettare lo stile liberty tipico di Marina di Pisa, è incredibile che abbiano permesso una costruzione del genere" torna sul punto Alessandra Ceccherini, altra residente che ha partecipato alla protesta. Mentre i contestatori battono in ritirata lasciando a monito dei bagnanti gli striscioni, le macchine continuano ad affluire nel fast park: "Servivano posti auto – commenta un assiduo habitué della battigia mentre paga il ticket –, non è il massimo, ma è stata la soluzione migliore possibile". Il parcheggio è a pagamento e segue le tariffe del litorale, 4 euro la tariffa giornaliera. Inoltre si legge nella nota del comune di Pisa: "E’ stato realizzato con strutture prefabbricate di carattere temporaneo, una volta venuta meno la richiesta di posti auto, potranno infatti essere facilmente rimosse".

Ad unirsi al coro di proteste anche il consigliere comunale di Diritti in comune, Ciccio Auletta: "Mentre in altre città si discute su come accelerare la transizione dalle auto private alla mobilità sostenibile, nella nostra si continuano a pianificare parcheggi. Il problema è particolarmente evidente in estate nel caso del litorale, quando lunghe code di auto diventano la regola. Un ulteriore parcheggio non servirà a eliminare le code ma, al contrario, aumenterà un traffico che è già insostenibile".