Elezioni farsa del presidente

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Maurizio

Nerini*

Si svolgeranno domenica 10 dicembre a Pisa le "elezioni farsa" per il nuovo presidente della Provincia e, come credo tutti i consiglieri di centrodestra (trattandosi di elezione di secondo livello dove il corpo elettorale è composto da eletti nei Comuni della provincia), per la prima volta non andrò a votare per uno scontato rinnovo di un pessimo Angori, candidato unico in pieno stile bolscevico. A monte di tutto c’è la non-riforma Del Rio che ha tolto deleghe lasciando alle Province solo competenze su scuole e strade, comportando una progressiva dismissione delle strade di interesse comunale e uno stato disastroso senza alcuna programmazione per gli istituti superiori pisani. Ecco come la Provincia abbia ceduto a costo zero al Comune tutta la Litoranea da Calambrone a Pisa attraverso il viale D’Annunzio lasciandosi però 400 metri a Boccadarno dove spera di recuperare, in un contenzioso temerario, milioni andati in fumo anni addietro, messi arditamente nel bilancio dell’ente e poi come Angori e il Pd in questi anni non siano ancora riusciti a capire che serve un’altra scuola nuova per garantire il diritto allo studio senza ricercare in emergenza aule che mancano ad ogni inizio anno. Per avere un esempio emblematico della politica scolastica fallimentare ci sarebbe da notare come venga trattato l’Itis di Pisa nonostante la validità del percorso scolastico: aule rifatte, ma cedute all’istituto Carducci, progetti farlocchi di aule nei container, senza un servizio bar da oltre 4 anni, lavori senza fine all’hangar degli aeronautici. Sono dati confermano la gestione fallimentare di Angori, certificano l’applicazione di una legge sbagliata voluta dal suo partito, che ancora consente una spartizione di potere a sinistra, ma che con le prossime tornate elettorali troverà fine.

* Consigliere provinciale Fratelli d’Italia, Pisa