GABRIELE MASIERO
Cronaca

Elettra Marconi: "Importante restauro nel nome di babbo"

La figlia dell’inventore: "Mantenere viva la memoria"

Qui a fianco Elettra Marconi (al centro) con il figlio Guglielmo (a sinistra) e Fabio Cosci (a destra) in visita a Coltano

Qui a fianco Elettra Marconi (al centro) con il figlio Guglielmo (a sinistra) e Fabio Cosci (a destra) in visita a Coltano

"Siamo molto soddisfatti per i progetti di rilancio di Coltano presentati dal Comune di Pisa che onorano e tengono viva la memoria di mio padre, Guglielmo Marconi, e il suo impegno per il nostro Paese e per il progresso della scienza". Così la principessa Elettra Marconi, figlia del grande scienziato, commenta il progetto dell’amministrazione di un masterplan per riqualificare il borgo che ha ospitato il centro radio costruito sui progetti di Marconi e da dove, nel 1931 partì il segnale che fece illuminare la statua del Cristo redentore a Rio de Janeiro. "Da moltissimi anni - ha aggiunto Elettra Marconi insieme al figlio Guglielmo Giovanelli Marconi - mi sono impegnata in prima persona, insieme a Marconi Labs e a tante realtà del territorio, per arrivare all’importante risultato di veder rinascere le strutture, meravigliose, dalle quali è partito il primo segnale radio del mondo. Sapere che il mio e nostro impegno non è stato vano non può che essere motivo tanto di orgoglio quanto di felicità. Voglio personalmente ringraziare il sindaco, Michele Conti, Fabio Cosci, la proloco di Coltano e tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del progetto che restaurerà l’intera area e le sue bellezze: la Stazione Radio ma anche la Villa Medicea e la Scuola Diaz. Conservare la memoria e non lasciarla cadere in rovina è il modo con cui si costruisce il futuro".

Fu proprio Marconi a individuare nella campagna pisana, nell’area di Coltano, il luogo più adatto dove costruire la prima stazione radio italiana a onde lunghe. Quest’area infatti, che originariamente era di proprietà di Casa Savoia, si prestava molto bene alle trasmissioni ad onde lunghe, in quanto zona acquitrinosa che minimizzava le dispersioni del segnale. Inoltre si affacciava sul mar Tirreno e quindi in un’ottima posizione per trasmettere sia con l’Africa, dove la presenza italiana era rappresentata da numerose colonie, ma anche con l’America dove vivevano molte comunità di immigrati italiani. Il centro radio Coltano fu ufficialmente inaugurato il 19 novembre 1911 proprio da Guglielmo Marconi alla presenza del re Vittorio Emanuele III con una trasmissione verso Glace Bay, nella Nuova Scozia con le seguenti parole: "I miei migliori saluti trasmessi dal telegrafo senza fili dall’Italia in America".

La stazione di Coltano consentiva comunicazioni quotidiane soprattutto con le colonie in Eritrea, a Massaua e con il Canada. I quadri di controllo e comando erano custoditi nella Palazzina Marconi, mentre le 16 antenne, alte fino a 75 metri, progettate da Marconi che si ispirò alla Torre Eiffel di Parigi. Fino al 1940 il centro di Coltano ha funzionato a pieno regime per comunicazioni con tutto il mondo. La Stazione Radio e le 4 antenne furono minate dai tedeschi in ritirata e fatte saltare in aria il 14 giugno 1944. Poco più di un mese dopo, il 20 luglio, i bombardamenti tedeschi distrussero anche il Ponte Solferino, tranciando il cavo che collegava Coltano alla ricevente di Nodica, rendendolo definitivamente fuori uso. Da allora nonostante ripetute rassicurazioni la stazione radio non fu mai più ricostruita.

Mario Ferrari

Gabriele Masiero