
Nel 2015 l’ONU ha firmato un piano per migliorare le condizioni del nostro pianeta. Si chiama Agenda 2030. Essa vuole rendere sostenibile un modello di progresso che non lo è più, né sul piano ambientale, né sul piano economico e né sul piano sociale.
Il piano prevede 17 obiettivi da raggiungere nell’arco di tempo decennale dal 2020 al 2030. Il Piano di Pontedera è frutto della sottoscrizione di un progetto europeo per la riduzione delle emissioni inquinanti condiviso da 6.500 città europee. Con l’Agenda dell’ONU il Piano di Pontedera ha in comune i fini numero 11, il 6 ed il 7. Ad esempio il sesto obiettivo si prefigge di garantire a tutti la disponibilità dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Migliorare la qualità dell’acqua significa eliminare le discariche, ridurre l’inquinamento e aumentarne il riciclaggio.
Il settimo obiettivo vuole che sia cittadini che industrie abbiano accesso alle energie sostenibili. Fonti da incrementare come da migliorare l’efficienza energetica. L’obiettivo numero 11, il punto cardine, mira a rendere le città e gli insediamenti umani luoghi inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Entro il 2030 i trasporti dovranno essere sicuri, accessibili e sostenibili, oltre a potenziare i trasporti pubblici. Ma anche migliorare la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti urbani, e riqualificare i quartieri poveri e più indigenti.